«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

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L’uomo e la donna nella Bibbia — Generi e ruoli 1

  Ecco le parti principali:

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Il matrimonio nella Bibbia 

 

La donna nel Nuovo Testamento — Generi e ruoli 2

  Ecco le parti principali:

La posizione della donna nella chiesa

Il ministero della donna nella chiesa

Aspetti conclusivi

La mia donna 

 

Vedi al riguardo le recensioni.

Generi & ruoli 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L’EDUCAZIONE MATERNA

 

 a cura di Nicola Martella

 

1. Entriamo in tema

     Ognuno di noi ha sperimentato in modo differente l’educazione materna. I metodi disciplinari materni di una volta si differenziano da quelli di oggi, nel bene e nel male, forse sì o forse non tanto, qui in un modo e lì in un altro. Da sempre troviamo qui madri strenue protettrici della morale; lì troviamo madri moralmente disordinate e che generano figli altrettanto confusi. Altresì da sempre troviamo qui madri dalla disciplina rigorosa (e dolorante) per i pargoli; lì troviamo madri tolleranti e accondiscendenti. Ci sono molte variazioni di tale «sinfonia» e nessuna di esse garantisce la riuscita di per sé.

     Per questo, nella sacra Scrittura si raccomanda alle mamme (oltre che ai padri) che trasmettano ai figli specialmente il «timor di Dio», il quale solo produce in loro sapienza e discernimento.

 

 

 

 

 

Le armi delle mamme

 

 

L’immagine allegata ha solo un carattere umoristico, senza altre finalità.

 

 

2. Domande di lavoro (Le seguenti domande di studio servono per stimolare chi vuole approfondire l’argomento e per orientare la discussione).

     ■ Come hai vissuto tu l’educazione e la disciplina materne?

     ■ Come hanno contribuito l’educazione e la disciplina di tua madre alla tua formazione morale oppure alla tua confusione morale?

     ■ In che entità contribuisce oggigiorno l’educazione deficitaria materna alla perdita di valori nei giovani e alla confusione morale nella società.

     ■ Come dovrebbe essere un’educazione materna, secondo i principi biblici?

     ■ Che cosa hai ancora da dire su tale tema?

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

 

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Nicola Martella

2. Luisa Lauretta

3. Patrizia Varnier

4. Lucia Mesturini

5. Maria Gioconda

6.

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8.

9.

10.

11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al tema).

     ■ «... figlio mio... non rifiutare l’insegnamento di tua madre» (Proverbi 1,8; 6,20).

     ■ «Un figlio stolto è un dolore per sua madre» (Proverbi 10,1).

     ■ «L’uomo stolto disprezza sua madre» (Proverbi 15,20). «Non disprezzare tua madre, quando sarà vecchia» (Proverbi 23,22; cfr. v. 25).

     ■ «Chi... scaccia sua madre, è un figlio che fa vergogna e disonore» (Proverbi 19,26).

     ■ «Chi maledice... sua madre, la sua lucerna si spegnerà nelle tenebre più fitte» (Proverbi 20,20). «C’è una razza di gente che... non benedice sua madre» (Proverbi 30,11).

     ■ «Chi ruba... a sua madre e dice: “Non è un delitto!”, è compagno del distruttore» (Proverbi 28,24).

     ■ «La verga e la riprensione danno sapienza; ma il fanciullo lasciato a se stesso, fa vergogna a sua madre» (Proverbi 29,15).

     ■ «L’occhio di chi... disdegna di ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti» (Proverbi 30,17).

     ■ «Io ricordo, infatti, la fede non finta che è in te, la quale abitò prima nella tua nonna Loide e nella tua madre Eunice, e, sono persuaso, abita in te pure» (2 Timoteo 1,5).

 

 

2. {Luisa Lauretta}

 

Nicola, questo articolo mi ha fatto tanto sorridere e pensare. Una volta, le nostre mamme non ci facevano mancare «pane e legnate»; anche per sciocchezze si alzavano subito le mani. Quando il figlio era un po’ sordo, non mancavano le punizioni del tipo «a letto senza cena». Quello, che mi raccontò sua madre riguardo alla sua infanzia, è tragico. Metodi a dir poco, intollerabili. Come sempre credo che la giusta punizione serva, quando è necessaria, ma il dialogo prima di tutto. Mamme troppo aggressive o troppo violente lasciano traumi profondi nei propri figli, creando dei soggetti altrettanto aggressivi. Madri troppo tenere crescono figli mammoni. Come sempre nel mezzo sta la virtù. La Parola di Dio è la base per la nostra pedagogia, sia come genitori che come figli. {15-03-2014}

 

 

3. {Patrizia Varnier}

 

Contributo: Vorrei capire per quale motivo si parli esclusivamente di educazione materna, quando il risultato finale, l’uomo o la donna maturi, sono frutto del lavoro educativo congiunto, anche se non sempre coordinato, di madre, padre e istituzioni, scolastiche e no. {15-03-2014}

 

Nicola Martella: Un problema può essere visto da diverse angolature. Così è anche dell’educazione dei figli. Qui la consideriamo dal punto di vista della madre; un’altra volta, penseremo all’apporto del padre. Tuttavia, è innegabile che l’apporto materno all’educazione è importantissimo; e questo tanto più che il contatto della madre con la prole comincia già nove mesi prima rispetto al padre, è a tempo pieno, dura in genere anche più a lungo, visto che le donne campano di più, e il legame materno è anche più profondo e durevole con i figli.

 

Patrizia Varnier: Comprendo. Era auspicabile che questa necessaria precisazione fosse fatta come premessa al lavoro, che in caso contrario resta incompiuto. {15-03-2014}

 

 

4. {Lucia Mesturini}

 

Ha, ha, divertente vignetta! Non ho mai usati tali metodi; sì io martello, anche insistentemente, con riprensioni, consigli utili, insegnamenti, tanto da essere considerata pesante («non sono perfetta»). Oltre a ciò, l’importante che noi mamme possiamo fare (anche se non siamo l’autorità principale della famiglia), è quella d’insegnare i valori morali biblici, ad accostarsi alla Parola e seguirne gli insegnamenti. In ciò sappiamo che i figli imparano non solo da ciò che ascoltano, ma da ciò che vedono fare da noi e dagli altri; e se seguono gli insegnamenti biblici, se ne troveranno bene in futuro, se lo fanno. Oltre a educare, è utile pregare, perché noi senza Gesù non possiamo fare nulla. {15-03-2014}

 

 

5. {Maria Gioconda}

 

Rispondo da figlia, che sono stata, e da mamma, che ora sono: l’esempio, le attenzioni e il dialogo sono le migliori armi per educare i figli. Sono cresciuta in una famiglia cristiana (cattolica), sono stata molto amata e lo stesso amore ho trasmesso alle mie figlie. Quello, che è molto importante, è proprio l’insegnamento cristiano e il timore di Dio, che si deve insegnare ai figli già da quando sono piccoli. Poi ognuno sceglie la propria strada da seguire. chi semina l’amore raccoglie pace. {15-03-2014}

 

 

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12. {Autori vari}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Prob/T1-Educa_mater_GeR.htm

15-03-2014; Aggiornamento: 16-03-2014

 

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