«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia. Ecco le rubriche principali:

Scenario biblico

Vita di comunità

Abbecedario riflessivo

Ad acta

Dietro il velo

Casella postale biblica

Variazione delle costanti

Puntigli e indovinelli

Sapienza da quattro soldi

Massime e minime

Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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AMICIZIE REALI E VIRTUALI

 

 a cura di Nicola Martella

 

Nella Bibbia leggiamo quanto segue. Labano, volendo esprimere l’affinità e la parentela con Giacobbe, gli disse: «Tu sei proprio mie ossa e mia carne!» (Genesi 29,14). Davide, volendo trovare un accordo col suo popolo, mandò a dire agli anziani di Giuda: «Voi siete miei fratelli, siete mie ossa e mia carne» (2 Samuele 19,11s).

     Si vede che allora non avevano ancora Facebook e simili social network.

     Ai tempi della Bibbia, l’amicizia, la fratellanza, la parentela, il vicinato avevano concreti aspetti fisici e materiali e permettevano di esprimere in tempo reale aiuto, soccorso, solidarietà, rispetto e così via.

Amicizie reali e virtuali     I social network sono utili e ci permettono anche di aiutare persone, che non conosciamo, e di diffondere il timor di Dio e l’Evangelo. Tuttavia, è difficile abbracciare un amico virtualmente e lontano, sentirne e percepire le pulsazioni, l’intonazione della voce, il movimento degli occhi, l’atteggiamento, la sincerità, eccetera. I social network non permettono di leggere la mimica corporea e «leggere» il linguaggio non-verbale.

     I contatti in Internet sono tutti quadri senza cornice: ognuno vela e svela quanto vuole. Oltre a ciò, alcuni si danno per quello, che non sono; altri si nascondono dietro a false identità. Ci sono poi cristiani, che si isolano localmente da tutti gli altri credenti, ma tali «senza chiesa» in Internet pretendono fungere da grandi «maestri» di dottrina per gli altri. Per non parlare poi di persone pericolose, che volentieri si spacciano per «amici».

[Per l’approfondimento: Social network]

     Perciò, di là dall’indiscussa utilità dei social network, si possono avere migliaia di contatti virtuali, ma essere nella pratica solo nella vita. Peggio ancora è morire solo, abbandonato... come un cane.

     Se si hanno contatti in Internet con persone, che vivono nei paragi, un cattivo segno è sempre quando si chiede a qualcuno di incontrarsi, per avere uno scambio personale, viso a viso, ma ti dice che non ha tempo!

 

Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al tema):

     ■ «L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella necessità» (Proverbi 17,17).

     ■ «Chi ha molti amici li ha per sua disgrazia; ma v’è tale amico, che è più affezionato d’un fratello» (Proverbi 18,24).

     ■ «Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre, e nel dì della tua sventura non andare in casa del tuo fratello: è meglio un vicino accanto che un fratello lontano» (Proverbi 27,10).

     ■ «Bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri» (Efesini 4,25).

     ■ «Avendo purificate le anime vostre con l’ubbidienza alla verità per arrivare a un amore fraterno non finto, amatevi l’un l’altro di cuore, intensamente, poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente» (1 Pietro 1,22s).

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Edoardo Piacentini

2. Vincenzo Russillo

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12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Edoardo Piacentini}

 

Amen! La Scrittura esalta il valore dell’amicizia: «L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella distretta» (Proverbi 17,17).

     In un libro giudaico leggiamo: «Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele, non c’è prezzo, non c’è peso per il suo valore. Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore. Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia, perché come uno è, così sarà il suo amico» (Siracide 6,14-17). Si tratta di un libro «apocrifo», vale a dire «non ispirato da Dio», che i cattolici hanno incluso nelle loro Bibbie, definendolo a torto deuterocanonico.

     Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose, che ho udito dal Padre mio» (Giovanni 15,13-15). {02-05-2013}

 

 

2. {Vincenzo Russillo}

 

L’esplosione dei social network ha portato, a mio parere, a un appiattimento delle relazioni. Sicuramente queste nuove «piazze virtuali» sono un ottimo mezzo di scambio d’informazioni, di diffusione d’idee, però non devono divenire l’unico mezzo per costruire relazioni solide. Internet sicuramente ha cambiato la mia vita. Mi spiego meglio: è grazie a tale mezzo, se ho conosciuto il sito «Fede controcorrente» e ho potuto conoscere il Signore. Devo altresì dire che ho stretto amicizie con persone da me geograficamente distanti e sono lieto di aver conosciuto tali nuovi amici.

     D’altra parte, nella mia memoria non possono che riaffiorare i ricordi delle partite a pallone per strada, di una pizza con gli amici o di semplici battute, dove è presente fortemente la mimica. Come ho già detto prima, nono sono un detrattore della tecnologia, ma gli emoticon (le faccine), la webcam non possono soppiantare un rapporto personale.

     Io credo che un’amicizia vada coltivata; due cuori hanno bisogno di comunicare e altresì bisogna conoscere l’altra persona senza maschere, costruendo un rapporto sulla fedeltà reciproca. «L’amore sia senza ipocrisia» (Romani 12,9). Tale livello di empatia e di conoscenza ha bisogno di superare le prove della quotidianità. Un vero amico è colui, che è presente e ti guida, facendoti vedere anche gli errori: «Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro» (Proverbi 27,17). Inoltre, un vero amico è pronto a incoraggiare. «Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta» (Efesini 4,29). Un’amicizia si può certamente instaurare anche virtualmente, però, anche se sembrerò un po’ retrò, è sempre meglio una bella conversazione con gli amici, davanti a una bella tazza di caffè, parlando magari di vecchi ricordi e di eventi trascorsi assieme. {03-05-2013}

 

 

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12. {Autori vari}

 

Roberto Tomeo: Non sarà cosi importante, ma non tutto è inutile. Certamente l’amicizia va vissuta, capita, sentita. Chi trova un amico (fratello), trova un tesoro. Sono benedizioni. {02-05-2013}

 

Adolfo Monnanni: La prudenza su Facebook non è mai troppa; qualcuno potrebbe essere poco amichevole. {03-05-2013}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Prob/T1-Amic_real_virt_Mds.htm

02-05-2013; Aggiornamento: 03-05-2013

 

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