«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia. Ecco le rubriche principali:

Scenario biblico

Vita di comunità

Abbecedario riflessivo

Ad acta

Dietro il velo

Casella postale biblica

Variazione delle costanti

Puntigli e indovinelli

Sapienza da quattro soldi

Massime e minime

Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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REGOLE UTILI PER I NAVIGANTI NEI SOCIAL NETWORK

 

 di Nicola Martella

 

NetiquetteLa «netiquette» è un neologismo, che intende «l’etichetta» da usare nella «rete». I consigli che seguono sono nati dalla mia continua esperienza col Web; chiaramente ce ne sono di simili in rete. Penso che possano essere utili a tutti coloro, che vogliono essere efficaci in rete.

 

Vuoi essere letto? Evita il MAIUSCOLO continuo

     Il MAIUSCOLO affatica solo la lettura. Inoltre in internet significa «gridare». Bisogna limitarlo a titoli e a parole evidenziate, perché si venga letti e capiti!

     Il problema è che tanti, come me, che hanno la vista affaticata per la lettura continua, trovando difficoltà a capire il MAIUSCOLO, dopo un po’ smettono di leggere un tale post e passano oltre. Il cervello si rifiuta di leggere interi testi in MAIUSCOLO. Prova a leggere lunghi testi di altri in MAIUSCOLO e te ne accorgerai.

     Limita il MAIUSCOLO ai soli titoli e alle sole parole evidenziate, farai del bene al tuo prossimo e gli allungherai così la vita... oltre a essere letto!

 

Inoltre, ecco alcune regole generali utili.

     ■ Maiuscole e punteggiatura: Scrivete in modo normale. Non usate solo LETTERE MAIUSCOLE. Fate frasi brevi, chiuse con un punto finale. Non usate i tre puntini («... ») come segni d’interpunzione unici; metteteli solo dove veramente servono e usate correttamente gli altri segni d’interpunzione (, ; . : ! ?). Evitate d’inserire lunghe serie di «!!!!!!!!!» o «???????». Le «faccine» (o smiley) e i loro segni corrispondenti (p.es. ;-), ecc.) si possono ovviamente usare, ma con moderazione e solo quelli comprensibili a tutti.

     ■ Niente «rispostine»: Quando partecipate a una discussione aggiungete sempre qualcosa di utile e interessante. Evitate contributi inutili come «Anche io», «Grazie!», «Alleluia!» e via dicendo. Se c’è la scritta o il tasto «Mi piace», usa quello, che basta!

     ■ Niente SMS: Evita il linguaggio tipico degli SMS, poiché molti non lo capiscono o dà loro ai nervi. In genere smettiamo di leggere, ciò che non comprendiamo subito, ci affatica nella lettura o ci irrita.

     ■ Niente acronimi incomprensibili: Non solo bisogna evitare «l’evangelichese», il linguaggio del pianeta «Evangelia», ma pure gli acronimi che alcuni creano (o usano), senza neppure pensarci più: DTB, DTBG, LOL, ecc. È meglio dire meno, ma in modo comprensibile e con un po’ di variazione e fantasia!

     ■ Niente battibecchi: Certe discussioni sono alla fiamma, ping-pong inutili e aggressivi, in cui gli animi si scaldano e la gente litiga per motivi futili. Se qualcuno ha una certa opinione, prendetene atto e dissentite, spiegando il vostro punto di vista, ma non infilatevi in «guerre sante» inutili, in cui cercare vincitori (tu) e vinti (l’altro). Argomentare è indice d’intelligenza, aggredire con parole violente è segno di mala creanza, di rozzezza e basso livello culturale e intellettuale. Ignorate gli utenti che si comportano così; se non riceveranno attenzione, smetteranno.

     ■ Niente logorrea: Alcuni usano qualunque tema come una «discarica abusiva» per dire tutto e il contrario di tutto, se è adatto al tema oppure no. Scrivono tutto ciò che passa loro per la mente. Anche laddove dicono cose sensate, lo dicono innumerevoli volte in un tema, senza aggiungere nulla di nuovo. I logorroici danno semplicemente ai nervi e i loro contributi vengono semplicemente saltati.

     ■ No a 10 post per una risposta: In alcuni social network pigiando «invia», si chiude il post attuale e se ne apre uno nuovo. Alcuni per dare una risposta, creano così vari post; ciò risulta fastidioso per chi legge. Vai a capo nello stesso post, cliccando «maiuscolo + invia». Se hai cliccato solo maiuscolo per sbaglio, in Facebook puoi rimediare entro pochi secondi, cliccando sulla «X» per annulla in alto a destra (quella che normalmente permette di cancellare un post).

     ■ Rileggi prima di postare: Se hai difficoltà con la grammatica e la sintassi, fa’ frasi brevi, scrivi i tuoi contributi con un programma, che ha un correttore, così vedi subito segnate in rosso le parole digitate in modo sbagliato. Rileggi il tuo testo prima di inserirlo in una discussione. Ciò che scrivi parla di te, del tuo carattere, della tua personalità, della tua capacità linguistica, eccetera, e soprattutto rimane in rete per lungo tempo. Non scrivere nulla, di cui a distanza di tempo tu debba vergognarti. Tu avrai dimenticati i tuoi post, la rete no; chi farà una ricerca su di te, attingerà sul tuo modo di scrivere importanti indizi sul tuo livello culturale, sul tuo carattere, sulla tua indole e sulla tua personalità.

     ■ Questione di stile: Molti lettori hanno difficoltà a ricordarsi la differenza fra parole con la «h» e parole senza. «Io ho» significa «io posseggo»; «io o [tu]» significa «io invece che [tu]». Lo stesso dicasi con «è ed e»: «è» sta per «esiste, è uguale a», «e» sta per «insieme a» («io e tu»). Inoltre, gli aggettivi vanno in minuscolo, tranne se fanno parte di un nome o titolo (p.es. Spirito Santo, Gesù Cristo, ossia Unto). I pronomi personali, se riferiti alla Deità, si possono mettere in maiuscolo, specialmente se soggetto (Egli, Lui), ma non è obbligatorio; nei complementi (oggetto, di specificazione, di termine, ecc.) si può evitare (non «a Te», ma «a te»; non «pregarLo», ma «pregarlo»). Gli aggettivi possessivi, se riferiti alla Deità, vanno sempre in minuscolo (non «Sua Grazia», ma «sua grazia»), a meno che ci sono difficoltà di comprensione: «La Sua grazia vale per il suo bisogno» (ma si può benissimo scrivere: «La grazia divina vale per il bisogno umano»).

     ■ A chi ti riferisci?: A volte nascono qui pro quo, quando si risponde a qualcuno, che scrive vari post sopra. La persona, appena sopra il tuo ultimo post, crede che ti rivolgi a lui, non capisce e magari si offende pure. Per ovviare a tali incomprensioni, è meglio indicare subito a chi si risponde: «Mario Rossi, tu affermi... Io ti rispondo che... ».

     ■ Testi troppo lunghi: Alcuni scrivono testi lunghissimi e monotoni sia come note, sua come contributi o risposte. Testi non strutturati, specialmente se lunghi, rimarranno non letti. Oltre alla struttura (con numeri o segni di distinzione e titoli secondari), nelle note si può marcare alcune parole significative in grassetto (nei post le si mette in maiuscolo). Se il lettore viene attirato da tali titoli e parole chiavi, leggerà l’intero testo; altrimenti passerà oltre, quando vede testi lunghi e monotoni.

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Prob/A1-Regole_social-network_Mds.htm

02-07-2011; Aggiornamento:

 

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