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1.
Domande
di lavoro
(Le seguenti domande di
studio servono per stimolare chi vuole approfondire l’argomento e per orientare
la discussione):
■ Che cosa
crea in te stanchezza spirituale o addirittura esaurimento spirituale?
■ Che cosa
fai, quando sei spiritualmente stanco o addirittura esaurito? Ti isoli dalla
comunione fraterna?
■ Il tuo
approccio agli altri fratelli in fede a te vicini è determinato da
animosità, estenuanti discussioni, diffidenza, ricerca delle cose che non vanno,
atteggiamento critico, e così via?
■ Quand’è
l’ultima volta che sei stato semplicemente dinanzi al Signore nella
calma, per meditare la sua Parola e dialogare spiritualmente con Lui?
■ Quand’è
l’ultima volta che ti sei incontrato con i fratelli a te vicini nella
semplicità di spirito, per godere la comune edificazione e l’incoraggiamento
reciproco?
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2.
Per
l’approfondimento biblico
(Il senso di questa lista di
versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarlo formulare
contributi confacenti al tema):
■ «Nella quantità dei miei pensieri dentro di me, le tue consolazioni
riempirono l’anima mia di delizia»
(Sal 94,19 lett.).
■ «Quanto
a colui che è debole nella fede, accoglietelo, ma non per discutere
opinioni» (Rm 14,1).
■ «Accoglietevi
gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio»
(Rm 15,7).
■ «E ogni
giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle
case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,
lodando Dio» (At 2,46s).
■ «Questo,
infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci
comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la
sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio»
(2 Cor 1,12).
■ «Perciò, “rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia
vacillanti; fate sentieri diritti per i vostri passi”, affinché quel, che è
zoppo, non esca fuori di strada, ma piuttosto guarisca» (Eb 12,12s).
■ «Siate
pazienti anche voi; rinsaldate i vostri cuori, perché la venuta del
Signore è vicina. Fratelli, non lamentatevi gli uni degli altri, affinché
non siate giudicati; ecco, il giudice è alla porta» (Gcm 5,8s).
■ «Il
Dio d’ogni consolazione... ci consola in ogni nostra afflizione, affinché,
mediante la consolazione, con la quale siamo noi stessi da Dio consolati,
possiamo consolare quelli, che si trovano in qualunque afflizione»
(1 Cor 1,3s; cfr. 2 Cor 13,11; 1 Ts 3,7; 4,18; 5,11).