«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Il Levitico 1

 

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Il Levitico — Libretto di studio

  Dopo le istruzioni d'uso e l'introduzione generale, seguono le domande sul testo, che rimarcano le parti principali del Levitico:

■ I sacrifici (Lv 1-7)

■ Il sacerdozio (Lv 8-10)

■ Purificazione del popolo (Lv 11-15)

■ Giorno della riconciliazione (Lv 16)

■ Ordinamenti per il popolo (Lv 17-20)

■ Ordinamenti per il sacerdozio (Lv 21-22)

■ Ordinamenti per le feste (Lv 23-24)

■ Ordinamenti per il paese (Lv 25-26)

■ Appendice: voti e decime (Lv 27).

 

Il Levitico — Libretto di testo

  Si tratta di una traduzione letterale che ricalca da vicino l'ebraico e che è strutturata secondo le parti evidenti del libro. Può risultare molto utile per chi vuole studiare il Levitico in modo profondo.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

Il Levitico 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PARADIGMA DI ARROGANZA O DI UMILTÀ

 

 di Nicola Martella

 

     ■ «Prima della rovina c’è arroganza, e prima della caduta c’è alterezza di spirito» (Proverbi 16,18).

     ■ «Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di tenera compassione, di benignità, di umiltà, di dolcezza, di longanimità, sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda, se uno ha una lamentela nei riguardi di altri» (Colossesi 3,12s).

 

1.  MEDITA:

■ L’uomo, che sprizza arroganza, non sa che si trova a un passo dalla voragine; egli s’innalza sprezzante, non sapendo che sta per inciampare e cadere nel baratro (Pr 16,18). Il superbo cade dalle stelle alle stalle. Dell’orgoglioso Moab Dio predisse che sarebbe finito nel fossa dei liquami: «Ed egli [Moab] stenderà le sue mani in esso, come le distende il nuotatore, per nuotare, ed Egli [Dio] abbatterà la sua superbia con le trame delle sue mani» (Is 25,10s). Il contrasto è rimarcato come segue: «Prima della caduta il cuore dell’uomo si esalta, ma prima della gloria c’è umiltà» (Pr 18,12). L’umiltà non è un valore a sé stante, ma quale alternativa positiva vale solo per coloro, che entrano nella «scuola di sapienza» mediante il «timor dell’Eterno» (Pr 15,33). Infatti, umiltà e timore dell’Eterno sono un binomio inseparabile e, come tale, hanno come frutto il benessere (Pr 22,4).

 

■ In Colossesi 3,12s troviamo la medicina all’interno dell’assemblea. Alcuni, invece di dipendere dal Signore e di mettere tutto nelle sue mani, diventano temerari e si vogliono fare giustizia da soli. Perciò, si accaniscono contro colui, che essi ritengono abbia fallito nei loro confronti; si avvelenano sempre di più nel loro spirito e si inacerbiscono. Invece di chiarire le cose, covano in segreto, sparlando magari alle spalle di tale altro credente. La loro ossessione rimane come farla pagare all’altro, come screditarlo, come farlo cadere, per goderne malignamente. Alla fine, pieni di dissimulato disprezzo, accumulano su di loro colpa sopra colpa, cosicché la loro vita spirituale diventa carente, le loro preghiere non trovano risposta e la benedizione di Dio li ha lasciati. Invece di essere olio nel motore della comunità, diventano sabbia nell’ingranaggio. Essi diventano credenti disutili e talvolta un pericolo per l’opera di Dio.

     Costoro si sono allontanati dal modello di essere credenti «eletti di Dio, santi e amati», che hanno sperimentato l’amore del Signore. Induriti come sono, non sanno più esprimere le virtù del «frutto dello Spirito»: «amore, gioia, pace, longanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo» (Gal 5,22). Poiché non sanno più sopportare e perdonare gli altri credenti, hanno la bocca sempre piena di lamentele, di negatività e di querele contro gli altri, certo tutto ammantato da un falso e ipocrita spiritualismo. Perciò, pieni di zavorra della carne come sono (cfr. Gal 5,19ss), la loro mongolfiera esistenziale e spirituale vola terra-terra. Essi sanno poco dell’arte di crocifiggere la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze e di camminare per lo Spirito quale migliore cura per non essere vanagloriosi, provocatori al male e invidiosi nei confronti degli altri (Gal 5,24ss).

 

 

2.  AZIONE: ● Conosci persone arroganti e altezzose? Sono felici e utili per gli altri? Promuovono l’edificazione e l’avanzamento del regno di Dio? ● Chi è umile, che cosa cerca e che cosa ottiene? (Sf 2,3). ● Come serviva Paolo il Signore? (At 20,19). ● Come ci si comporta in modo degno della vocazione ricevuta? (Ef 4,1ss). ● Qual è la medicina allo spirito di rivalità e alla vanagloria? (Fil 2,3s). ● Come si mostra uno spirito veramente umile dinanzi a Dio? (1 Pt 5,5ss).

 

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Med/A0710.html

17-08-2015; Aggiornamento:

 

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