«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

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Generi & ruoli 1

 

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L’uomo e la donna nella Bibbia — Generi e ruoli 1

  Ecco le parti principali:

Entriamo nel tema (la problematica)

I generi nella Bibbia

Il matrimonio nella Bibbia 

 

La donna nel Nuovo Testamento — Generi e ruoli 2

  Ecco le parti principali:

La posizione della donna nella chiesa

Il ministero della donna nella chiesa

Aspetti conclusivi

La mia donna 

 

Vedi al riguardo le recensioni.

Generi & ruoli 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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VIA DI FUGA DALLA FORNICAZIONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Via di fugaConcupiscenze: «Con la concupiscenza o con i desideri illegittimi non ci puoi ragionare insieme. Devi solo fuggire! Altrimenti potresti svegliarti e scoprire che sei già stato sedotto» (Nicola Martella).

 

Il generale, che non ha imparato a fuggire, quando una battaglia sta per essere persa, non potrà affrontarne e vincerne altre!

     «Chi si pensa di stare dritto, guardi di non cadere» (1 Corinzi 10,12). Nella cura pastorale si sente spesso confessare: «Non credevo mai che una cosa del genere potesse capitare proprio a me!».

 

Per l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarlo formulare contributi confacenti al tema):

     ■ «Dopo queste cose avvenne che la moglie del signore di Giuseppe gli mise gli occhi addosso, e gli disse: "Coricati con me". Ma egli rifiutò... E benché ella gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsentì, né a coricarsi né a stare con lei. Ora avvenne che un giorno... ella lo afferrò per la veste, e gli disse: "Coricati con me". Ma egli le lasciò in mano la veste e fuggì fuori» (Gn 39,7s.10.12s).

     ■ «Fuggi gli appetiti giovanili» (2 Tm 2,22).

     ■ «Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo» (1 Cor 6,18).

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Nicola Martella

2. Sergio Collura

3. Luisa Lauretta

4. Vincenzo Russillo

5.

6.

7.

8.

9.

10.

11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

Per l’approfondimento si veda la seguente letteratura:

 

     ■ 1. Nicola Martella, Sessualità e contesti, Sesso & Affini 1 (Punto°A°Croce, Roma 1998; indice e descrizione).

     ■ 2. Nicola Martella, Tenerezza e fedeltà, Sesso & Affini 2 (Punto°A°Croce, Roma 1998).

     ■ 3. Nicola Martella, Disturbi e abusi, Sesso & Affini 3 (Punto°A°Croce, Roma 1998).

 

Su adulterio e fornicazione si veda nel secondo volume la sezione «Relazioni eterosessuali problematiche» e i relativi articoli:

     ▪ La convivenza, pp. 324ss

     ▪ Seduzione e concupiscenza, pp. 328ss

     ▪ Il tradimento, pp. 336ss

     ▪ Tradimento e Bibbia, pp. 346ss

     ▪ Infedeltà e consulenza, pp. 352ss

     ▪ Alcuni problemi, pp. 361ss.

 

 

2. {Sergio Collura}

 

Contributo: Amore, sessualità, desiderio, spiritualità, fisicità, sensi di colpa, senso dl peccato, ma siamo veramente sicuri che Gesù condannasse l’amore, che si esprima nell’accoppiamento? L’atto d’amore prevede la procreazione, sono vietati i profilattici, ma conciliare l’amore spirituale con il piacere del corpo è difficile delimitarne il confine. Io sono credente, non sempre praticante, credo in Dio, nei santi, nei miracoli. Non ho frequentato catechismo o azione cattolica, non per mia scelta, ma ho ricevuto una educazione rigidissima e ancora ne pago le conseguenze. {12-08-2011}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): Il desiderio e la fisicità sono linguaggi dell’amore legittimi all’interno del matrimonio. Fuori di esso si chiama «adulterio», se si è sposati, si chiama «fornicazione» per tutte le altre espressioni sessuali fuori del matrimonio. Adulterio e fornicazione, se non ci si ravvede, escludono dal regno di Dio e destinano all’inferno.

     ■ «Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erediteranno il regno di Dio» (1 Corinzi 6,9s).

     ■ «Quanto ai codardi, agli increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda» (Apocalisse 21,8).

 

Replica (Sergio Collura): Io mi riferivo all’interno del rapporto coniugale, quando il desiderio della carne prevale su quello dello spirito, mentre si fa all’amore. Avrò modo, se non hai nulla in contrario, di sottoporti alcuni quesiti.

 

Risposta 2 (Nicola Martella): Dal linguaggio usato dal mio interlocutore — atto sessuale coniugale col fine della procreazione, profilattici vietati, piacere del corpo visto in contrapposizione all’amore spirituale — mostrano il tipico manicheismo trasmesso da un magistero ecclesiale, che vuole determinare perfino l’etica sessuale che due coniugi debbano usare sotto le lenzuola. Né Gesù né gli apostoli hanno mai condannato o condizionato il rapporto legittimo fra due coniugi; essi sono stati chiari e categorici nel condannare solo i rapporti fuori del matrimonio di qualunque genere. Quanto ai rapporti matrimoniali è chiaramente prescritto: «Per evitar le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie, e ogni donna il proprio marito. Il marito renda alla moglie quello, che le è dovuto; e lo stesso faccia la moglie verso il marito. La moglie non dispone sul suo proprio corpo, ma il marito; e allo stesso modo il marito non dispone sul suo proprio corpo, ma la moglie» (1 Cor 7,1-4). Quindi, i rapporti sessuali nel matrimonio, non solo sono consentiti, ma sono legittimi e doverosi; inoltre, una vita sessuale appagata nel matrimonio, oltre a creare maggiore intesa, è il miglior deterrente verso la fornicazione.

     Chi vuole seguire Cristo, fa sempre bene a orientarsi ai chiari insegnamenti della sacra Scrittura, invece di sottostare ai mutevoli diktat di una nomenclatura religiosa, a cui per altro è stato imposta la rinuncia al matrimonio, sebbene la Bibbia prescriva diversamente: «Bisogna dunque che il conduttore sia irreprensibile, marito di una sola moglie... che governi bene la propria famiglia e tenga i figlioli in sottomissione e in tutta riverenza (che se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?)» (1 Tm 3,2). «... quando si trovi chi sia irreprensibile, marito d’una sola moglie, avente figlioli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati» (Tt 1,6).

 

 

3. {Luisa Lauretta}

 

Caro Nicola, apprezzo come sempre il tuo lavoro, ecco il mio pensiero al riguardo. Dio è sempre stato molto chiaro per quanto riguarda il suo pensiero sulla fornicazione e su tutti i peccati sessuali: l’adulterio, omosessualità, prostituzione: «Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo» (1 Cor 6,18)

     Ha sempre messo bene in evidenza quali sono le conseguenze per coloro, che commettono tali cose. È certamente un argomento scottante, ma comunque la Bibbia lo tratta in maniera sincera e trasparente, affiche tutti sappiano che tali cose sono peccato, e come qualsiasi peccato, si va incontro alla morte.

     La società di oggi tollera queste pratiche, ma Dio no! Il Signore ci mette un guardia dalle sue conseguenze letali, per il nostro bene.

     Il sesso è contemplato solo nel matrimonio. Qualcuno potrà dire che il sesso è una manifestazione d’amore... niente di più errato! Dio non può mentire, e se ha detto tramite l’apostolo Paolo: «Fuggite la fornicazione», è perché Egli sa quali sono le spiacevoli conseguenze di tale pratica e perché vuole scamparci da guai e dolori di ogni tipo.

     Chi ha accettato Gesù nella sua vita, automaticamente è diventato il tempio di Dio, ovvero un membro del corpo di Cristo, essendo uno spirito solo con lui; quando la Scrittura dice che noi siamo il tempio di Dio, intende dire che noi siamo la casa di Dio, secondo che è scritto: «La sua casa siamo noi» (Ebr. 3,6).

     Ricordiamoci inoltre che: «Poiché foste comprati a caro prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo» (1 Cor 6,20) {12-08-2011}

 

 

4. {Vincenzo Russillo}

 

Paolo ci chiama alla santità: «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà» (Romani 12,1-2). I nostri corpi devono essere presentati in sacrificio vivente per il nostro culto spirituale. Quindi è necessario quanto segue.

     ■ 1. Eliminare ogni tentazione e ogni dipendenza, che ha alimentato il peccato sessuale; bisogna eliminare tutto ciò che impuro (Atti 19,19; Marco 9,43-47). Un motto latino recita: «Immedicabile vulnus ense recidendum est, ne pars sincera trahatur» — «La parte [l’arto] che è irrimediabilmente ferita, deve essere tagliata di netto, affinché le parti che sono in buono stato non siano danneggiate».

 

     ■ 2. Gesù fu tentato (leggi Luca 4,1-3 e Matteo 4,1-11), e anche Paolo ebbe una «spina nel fianco». Per questo la Bibbia ci dà un’importante indicazione: «Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo» (1 Pietro 5,8-9). Ecco come resistere con successo: a) Bisogna imparare a dire di «no», come fece Gesù; b) Ma non basta, bisogna essere pronti a rispondere con la Parola di Dio; 3) Non è la semplice conoscenza delle Scritture, ma la Parola di Dio deve essere viva in noi (1 Gv 2,4). Il Salmista dice: «Il timor del Signore è il principio della sapienza; hanno buon senso quanti lo praticano. La sua lode dura in eterno» (Salmo 111,10). Dobbiamo applicare la Parola di Dio alla nostra vita.

 

     ■ 3. La confessione del peccato ci porta alla vittoria. Infatti, fino a quando Davide aveva taciuto, le sue ossa erano distrutte (Salmo 32,5-7). Il sapiente insegnò: «Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia» (Proverbi 28,13).

 

     ■ 4. Bisogna essere pronti alla battaglia, che si combatte nella nostra mente (2 Corinzi 10,3-5). Le immagini o le emozioni potrebbero diventare delle roccaforti di Satana e portarci al peccato. Bisogna sottomettere ogni pensiero a Cristo, perché Dio combatterà per noi. Per vincere il peccato sessuale, bisogna avere una strategia ben precisa: «Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti; non sono tornato indietro prima d’averli distrutti. Li ho abbattuti e non sono potuti risorgere; sono caduti sotto i miei piedi» (Salmo 18,37-38). Il salmista ha schiacciato i suoi nemici e non è stato sulla difensiva. Ma è necessaria una sana dose spirituale, bisogna essere aggressivi nella fase iniziale della tentazione. Bisogna quindi essere spiritualmente violenti contro il peccato (Matteo 11,12). Infine, dobbiamo pregare per la grazia di Dio. Davanti alla lussuria e alla concupiscenza, bisogna essere pronti perché s’innescano delle reazioni a catene sia a livello emotivo che spirituale, che poi sono difficili da controllare. {13-08-2011}

 

 

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12. {Autori vari}

 

Salvatore Messina: Amen, fratello. Mi viene in mente Giuseppe e la moglie di Potifar: fuggire e fuggire, amen. {12-08-2011}

 

Giuseppe Lo Porto: Credo che non ci siano molte riflessioni da fare riguardo a questo tema, poiché l’unica cosa, che c’è da fare in queste situazioni, non è affrontarle con la fede o con la Parola, no! Davanti a queste cose io fuggo via, lontano! Dio ti Benedica, caro Nicola. {12-08-2011}

 

Daniele Guadagnino: Ottimo articolo, Nicola. Spero che tutti, giovani e meno giovani, lo mettano in pratica, cominciando da ognuno di noi. {13-08-2011}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-fornicaz_fuga_GeR.htm

13-08-2011; Aggiornamento:

 

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