«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

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Sesso & affini

Sessualità e contesti — Sesso & affini 1: Qui è trattata la sessualità nella società e nella Bibbia. Ecco le parti principali:

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■ Società e sesso

■ Sessualità e Bibbia

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Tenerezza e fedeltà — Sesso & affini 2: Qui sono presentati alcuni consigli per vivere una sessualità matrimoniale felice. Ecco le parti principali:

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EVITARE IL MALE

 

 a cura di Nicola Martella

 

1. Il male quale fonte di pericolo

Proverbi 14,16     I saggi insegnavano: «L’esperto teme ed evita il male; ma l’insensato lo attraversa e si sente sicuro» (Proverbi 14,16). È così che si potrebbe tradurre letteralmente l’originale ebraico. Lutero traduce a senso così: «Un sapiente teme e si allontana dal male; ma lo stolto lo attraversa provocatoriamente».

     Il sapiente è in ebraico la persona competente, l’esperto o il perito, che riconosce l’ordine delle cose e sa corrispondervi. Lo stolto è la persona stupida, sciocca, insensata o incompetente.

     Evitare il male è uno dei temi, che ricorrono nella Bibbia. L’idea è quella di riconoscere un pericolo e di schivarlo a tempo, evitando così vari danni che ne conseguono. Fu detto che «col timor dell’Eterno si evita il male» (Proverbi 16,6). E ancora: «La strada degli uomini retti è evitare il male; chi bada alla sua via, preserva la sua persona» (Proverbi 16,17). Al contrario, «per gli insensati è un orrore evitare il male» (Proverbi 13,19).

 

2. La legittimità è il miglior rimedio al male

     Il bene morale è il miglior toccasana al male quale pericolo e danno. Per evitare tutto ciò, basta mettere in pratica ciò, che Dio ha comandato in modo chiaro ed evidente; già questo fa scampare da vari pericoli (cfr. Proverbi 2,12-17 via malvagia, gente perversa, apostati, empi, sviati, donna adultera, ecc.). A volte basta ascoltare i consigli saggi, che provengono da Dio (Atti 27,21).

     In tal modo, bisogna sempre informarsi quale sia la norma biblica legittima riguardo a tutto ciò, che facciamo. Ad esempio, è inutile voler fare il superspirituale ascetico, se poi si rischia di cadere nella fornicazione (1 Corinto 7,1s). È deleterio voler rimanere celibe o nubile a tutti i costi, se poi si brucia di libidine (vv. 8s) e si rischia di cadere in gravi peccati. È dannoso voler colare moscerini in un campo (ossia essere massimalisti), se poi si inghiottono cammelli in un altro (ossia essere trascurati o liberali; Mt 23,24).

 

3. Le strategie per sottrarsi al male

     In tutto bisogna avere il senso della misura e del limite, ossia bisogna essere moderati. Alcune volte il male viene dal fatto che ci si lascia coinvolgere dagli altri; bisogna quindi imparare a mettere un limite alle cose. La dinamica di gruppo fa fare cose, che da soli non si sarebbe mai fatto; in certi casi, i bravi ragazzi si trasformano in gruppo in teppisti o in belve (cfr. Proverbi 1,11-19). Bisogna anche imparare a sottrarsi dalla inutile e vuota retorica altrui, specialmente se viene dagli oppositori della verità e di Dio, concentrandosi su ciò, che Dio ci ha affidato (cfr. 1 Timoteo 6,20s; 2 Timoteo 2,16). Ciò vale anche per estenuanti discussioni con chi non vuole accettare la verità rivelata nella sacra Scrittura: «Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese» (2 Timoteo 2,23; cfr. vv. 24ss; cfr. Tito 3,9). Similmente bisogna mettere un limite alle cose: «Ammonisci l’uomo fazioso una volta e anche due, poi evitalo, sapendo che un tale uomo è traviato e pecca, condannandosi da sé» (Tito 3,10s).

     Altre volte, dove il male arriva nella forma di concupiscenza, avidità, bramosia, ingordigia, cupidigia, desiderio sfrenato, o di un altro irrefrenabile istinto, conviene fare solo una cosa: fuggire. Per questo Paolo consigliò a Timoteo: «Fuggi le intemperanze giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l’amore, la pace con quelli, che invocano il Signore con un cuore puro» (2 Timoteo 2,22).

 

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12. {Autori vari}

 

Gloria Biancamano: Grazie, Nicola, per il lavoro che fai d’insegnamento della Parola di Dio {07-08-2013}

 

Mara Amore: Amen. Facciamo conoscere ad altri le conseguenze. {07-08-2013}

 

Nunzio Nicastro: Possiamo anche prendere l’esempio di Giobbe. «C’era nel paese di Uz un uomo che si chiamava Giobbe. Quest’uomo era integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male» (Gb 1,1). {07-08-2013}

 

Emanuele Salemi: Gloria a Dio che lui è amore. Ed è venuto per i peccatori. Tutto accade per il suo volere. Guardiamo all’amore e non vedremo dolore. Pace. {07-08-2013}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-Evita_male_S&A.htm

06-08-2013; Aggiornamento: 10-10-2013

 

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