È una cosa positiva
che tutti possano esprimere le proprie convinzioni e opinioni, e non solo un
piccolo numero di persone acculturate. La sapienza di vita non si misura
con la quantità di informazioni, che si hanno. Anche la verità non può
essere condizionata dalla forma espressiva.
Tuttavia, la
rete è per alcuni una sorta di «sfogatoio». Per altri è una «arena»,
in cui combattere le opinioni altrui. Per altri ancora la rete è il luogo, in
cui burlarsi (magari anonimamente) di tutti e di tutto, facendo i
«troll».
Alcuni non hanno nulla da dire, né sanno come dirlo. Arricchiscono le
loro bacheche di «taglia e incolla» di altri, omettendo autori e fonti; forse
vogliono fare così bella figura.
Infine, ci
sono i dotti ignoranti. Essi pensano che ciò, che scrivono sia saggio e
vero, solo perché lo scrivono loro. Scrivono in genere di getto, in modo
sgrammaticato, usando poca punteggiatura o solo puntini sospensivi. Spesso usano
un linguaggio da SMS. Se fai qualche osservazione o obiezione al contenuto di
quanto scrivono (non parliamo di suggerire loro di migliorare la forma!), si
rivoltano contro come delle belve fameliche.
Sebbene la
logica del dotto ignorante sia lacunosa, il suo modo di pensare sia scarso, il
modo di argomentare carente e poco probante, egli si sente «filosofo» e «maestro
di vita». Come si permette il resto dell’umanità a fare rilievi critici sul
suo pensiero? Non sanno essi con chi hanno a che fare? Non dovrebbero esse voler
bere alla fonte della sua mirabile intelligenza? Non sanno che con lui morirà
l’intera sapienza?
A un tale
«filosofo» consiglio la chirurgia etica e di farsi rifare il senno.
Per
l’approfondimento biblico (Il senso di questa lista di versi è di stimolare
la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al
tema):
■ «Chi ha il cuore saggio accetta i precetti, ma chi ha le labbra stolte
va in rovina» (Proverbi 10,8).
■ «La via
dello stolto è diritta agli occhi suoi, ma chi ascolta i consigli è saggio»
(Proverbi 12,15).
■ «Il
saggio teme, ed evita il male; ma lo stolto è arrogante e presuntuoso»
(Proverbi 14,16).
■ «Anche lo
stolto, quando tace, passa per saggio; chi tiene chiuse le labbra è uomo
intelligente» (Proverbi 17,28).
■ «Non rivolgere la parola allo stolto, perché disprezzerà il senno dei
tuoi discorsi» (Proverbi 23,9).
■ «Hai tu
visto un uomo che si crede saggio? C’è più da sperare da uno stolto che da lui»
(Proverbi 26,12).
■ «Hai mai visto un uomo precipitoso nel
parlare? C’è più da sperare da uno stolto che da lui» (Proverbi
29,20).
■ «Le
parole della bocca del saggio sono piene di grazia; ma le labbra dello stolto
sono causa della sua rovina. Il principio delle parole della sua bocca è
stoltezza e la fine del suo dire è malvagia pazzia. Lo stolto moltiplica le
parole...» (Ecclesiaste 10,12ss).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Etic/T1-Dotti_ignor_EdF.htm
10-04-2013; Aggiornamento: |