«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia. Ecco le rubriche principali:

Scenario biblico

Vita di comunità

Abbecedario riflessivo

Ad acta

Dietro il velo

Casella postale biblica

Variazione delle costanti

Puntigli e indovinelli

Sapienza da quattro soldi

Massime e minime

Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I RISORTI SARANNO COME ANGELI? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «I risorti saranno come angeli?». In esso mostriamo che il confronto «sono come angeli» non intende l’equivalenza globale (uomini trasformati in angeli), quindi il senso ontologico (la sostanza), ma solo un aspetto del confronto: nella nuova creazione di Dio non ci sarà la procreazione.

     Degli angeli è detto: «Dei suoi angeli Egli fa dei venti e dei suoi ministri, fiamme di fuoco. [... ] Non sono essi tutti spiriti amministratori, mandati a servire a pro di quelli, che devono ereditare la salvezza?» (Eb 1,7.14; cfr. Sal 104,4).

     Dei credenti rigenerati è detto: « Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figli di Dio; e se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo... La creazione con brama intensa aspetta la manifestazione dei figli di Dio... anche la creazione stessa sarà liberata dalla servitù della corruzione per la libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,16s.19.21).

 

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Salvatore Paone

2. Maria A. Vender

3. Damaris Lerici

4. Vincenzo Russillo

5. Francesco Giordano

6. F. Montemurro

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11.

12. Autori vari

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Salvatore Paone}

 

Contributo: Sono in accordo con Nicola, aggiungerei solo il «corpo celestiale»; di come saremo nel dettaglio, lo sa solo Dio. Inoltre credo, come dice Nicola, che non prenderemo moglie né daremo in moglie, quindi niente procreazione. Avremo un corpo glorificato simile a quello del nostro Signore Gesù. Non credo che sarà un corpo angelico. {18-05-2011}

 

Risposta 1 (Nicola Martella): Nel NT non esiste la locuzione «corpo celestiale (o celeste)». Dio non ha creato l’uomo per il Cielo, ma per una Terra. Per questo creerà una nuova terra, sulla quale scenderà l’abitazione di Dio, chiamata «Nuova Gerusalemme», in cui il Signore stesso abiterà (Ap 21s).

 

Replica 1 (Salvatore Paone): Non vorrei uscire fuori tema, magari mi spiegheresti la definizione «Regno dei Cieli»? {18-05-2011}

 

Risposta 2 (Nicola Martella): È fuori tema! Comunque «Regno dei Cieli» è un eufemismo dei Giudei (ricorre in 31 versi e solo in Mt!) per non menzionare il termine «Dio» e corrisponde proprio a «Regno di Dio» (cfr. Mt 19,14 con Mc 10,14). Ambedue le locuzioni intendono il dominio di Dio sulla Terra mediante il Messia; poiché i Giudei rifiutarono Gesù quale Messia promesso, tale regno fu rimandato alla fine dei tempi; ora, è presente in senso lato o come caparra laddove i cristiani sono sottomessi a Dio e ubbidiscono a Cristo. Excursus chiuso.

 

Replica 2 (Salvatore Paone): Ti ringrazio per la spiegazione, è molto esauriente. Scusa se ti ho fatto perdere un po’ di tempo. Ora è chiaro. Grazie. {18-05-2011}

 

 

2. {Maria Angela Vender}

 

Concordo con te, Nicola, sul fatto che troppe volte facciamo dire alla Parola di Dio quello, che vogliamo noi, e non quello, che dice, estrapolando delle frasi qua e là e dimenticando i contesti. La tua riflessione è stata molto chiara ed esauriente. C’è grande gioia nel sapere che, se gli angeli sono e rimangono servi di Dio per l’eternità, i cristiani sono già da adesso figli di Dio e lo possono chiamarlo Padre, e alla resurrezione, vivranno per sempre alla presenza di questo grande e meraviglioso Padre! {18-05-2011}

 

 

3. {Damaris Lerici}

 

Contributo: Ho una domanda, che mi sta molto a cuore, per il fratello Nicola. Quando saremo nel cielo ci riconosceremo, riconosceremo i nostri cari? Grazie! {18-05-2011}

 

Risposta (Nicola Martella): La risposta è: sì, ci riconosceremo. Ad esempio, nella rivelazione di Gesù su Lazzaro e il ricco, quest’ultimo non ebbe difficoltà a riconoscere Abramo (Lc 16). Tale questione è trattata in dettaglio in Nicola Martella (a cura di), Escatologia biblica essenziale. Escatologia 1 (Punto°A°Croce, Roma 2007), nella sezione: «Il cielo è diverso», pp. 350-372.

 

 

4. {Vincenzo Russillo}

 

Gli angeli sono essere creati da Dio (Col 1,15-17), ma non hanno niente a che fare con gli esseri umani. Gli angeli non riescono a capire la potenza dell’Evangelo, perché la potenza redentrice di Cristo non è per loro: «E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunciate da coloro, che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi» (1 Pt. 1,12).

     Ora, se fossero stati umani, avrebbero sperimentato il concetto di salvezza. Essi gioiscono della redenzione di un peccatore, ma la salvezza non è per loro. Il credente, alla morte, andrà a vivere con Cristo (2 Cor 5,8). Vi è da notare che nel NT sia Mosè che Elia erano perfettamente riconoscibili sul monte della trasfigurazione e non erano degli angeli. {18-05-2011}

 

 

5. {Francesco Giordano}

 

Concordo pienamente con te, Nicola, poiché risorgeremo con un corpo incorruttibile, cioè senza peccato (cioè senza i vizi e le varie necessità, che hanno questo corpo). Per il resto saremmo uguali a ora. Ovviamente il procreare farà parte di quelle cose, che non ci servono, poiché il crescete e moltiplicatevi, dato in Genesi, è valido solo per gli essere umani, che stanno sulla terra, fino al momento che muoiono su di essa. Essendo la risurrezione una cosa, che avviene dopo la morte, la procreazione non avrà validità nella risurrezione. Dio ti benedica, Nicola Martella {18-05-2011}

 

 

6. {Francesco Montemurro}

 

Contributo: Nicola, è giusto come dici, perché la carne e il sangue non erediteranno il regno di Dio, ma i viventi e i morti in Cristo avremo un nuovo corpo glorificato e incorruttibile, in un batter d’occhio. La Parola dice che saremo come lui.

     I morti non lodano il Signore, ma noi viventi loderemo il Signore da ora in eterno, portando il profumo della vita di Cristo Gesù. {19-05-2011}

 

Risposta (Nicola Martella): Faccio notare che la Parola non afferma che saremo «come lui», ma simili a lui: «Sappiamo che quando egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è» (1 Giovanni 3,2); e questa è una differenza sostanziale. Noi non saremo mai immortali in noi medesimi, ma l’energia vitale ci sarà garantita e comunicata da Cristo; il nostro corpo avrà addirittura bisogno dell’albero della vita per rimanere in stato di salute (Ap 2,7; 22,2.14).

 

 

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12. {Autori vari}

 

Giuseppe Emanuele Facotto: È un altro effetto del decontestualizzare i versetti (sono come angeli); il brano in sé è molto chiaro. Grazie, fratello Nicola. DTB. {20-05-2011}

 

Michela De Rose: Come angeli e non angeli... Grazie, Nicola. {20-05-2011}

 

Pietro Calenzo: Siamo figli di Dio rigenerati, saremo come e non uguali agli angeli. Grazie, Nicola, è sempre una grande gioia leggerti, sai focalizzare argomenti, che ai più sfuggono. Grazie a Dio, e grazie a te. Shalom. {20-05-2011}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Risorti_angeli_Mds.htm

19-05-2011; Aggiornamento: 21-05-2011

 

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