Chi non ha fatto
l’esperienza di persone, che improvvisamente mostrano un grande interesse
per Dio, l’Evangelo, la fede e la sana dottrina? Ci ascoltano volentieri,
restano toccati e sembra che la luce sia penetrata nei loro cuori. Poi, quando
hanno capito che bisogna riconoscere Gesù quale personale e unico Salvatore e
Signore, per essere salvati, improvvisamente chiudono i battenti e diventano
irreperibili. Vorrebbero la salvezza, ma senza troppi impegni, anzi senza
prendere la propria croce e seguire Gesù, il Signore. Gesù invece disse: «Chi
non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me»
(Mt 10,38; cfr. 16,24).
«Molti sono
i chiamati, ma pochi gli eletti», disse Gesù (Mt 22,14). A molti piace
ascoltare parole belle, che consolano e incoraggiano, ma confrontarsi con
Dio, con la propria coscienza e cambiare... questo proprio non lo vogliono.
■ Alcuni fanno
come Felice, che «mandò a chiamare Paolo, e l’ascoltò circa la fede in
Cristo Gesù. Ma ragionando Paolo di giustizia, di autocontrollo e del giudizio a
venire, Felice, tutto spaventato, replicò: “Per ora, vattene; e quando ne
troverò l’opportunità, ti manderò a chiamare”» (At 24,24s).
■ Altri, che
prima quasi ci assillavano con i loro problemi e per ricevere un consiglio,
spariscono dalla circolazione e si rendono irreperibili, per non esporsi
alla luce e per non dover confrontarsi con lo stato pietoso della propria vita.
«E il giudizio è questo: che la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno
amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
Poiché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce,
perché le sue opere non siano riprovate; ma chi mette in pratica la
verità viene alla luce, affinché le opere sue siano manifestate, perché sono
fatte in Dio» (Gv 3,19ss).
Come non pensare
alla parabola del seminatore? (Mt 13,4ss). Il seme cade, ma il diavolo è
abile a portarlo via, prima che germogli su tale terreno duro. Oppure mette
radice, ma è presto seccato dal sole. O anche si vorrebbe «avere la botte piena
e la moglie ubriaca», ossia si vorrebbe avere sì la salvezza, ma senza
rinunciare agli interessi mondani e alle concupiscenze della carne, Dio e
mammona insieme, e così via.
Il cristiano
biblico deve comunque continuare a essere sale e luce (Mt 5,13ss), un
faro per coloro, che cercano la via. Ci sono coloro che entrano per la «porta
stretta» e sono disposti a raggiungere la città sicura (salvezza) passando
per la «via angusta» (Mt 7,13s). Ci sono coloro, che sono disposti a prendere il
«giogo» della signoria di Cristo, per trovare riposo alle loro anime (Mt
11,29s).
Perciò, invece
di rincorrere gli irreperibili, bisogna continuare a spandere il profumo
della conoscenza di Cristo: «Noi siamo dinanzi a Dio il buon odore di
Cristo fra quelli, che sono sulla via della salvezza, e fra quelli, che sono
sulla via della perdizione: a questi, un odore di morte, a morte; a
quelli, un odore di vita, a vita» (2 Cor 2,15s).
Perciò bisogna
continuare ad annunciare la «via della salvezza» (At 16,17). Bisogna
farlo col seguente programma: «Siate irreprensibili e integri, figli di Dio
senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale
risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita» (Fil
2,15).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)
Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.
I contributi sul tema
▲ (I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1. {}
▲
2. {}
▲
3. {}
▲
4. {}
▲
5. {}
▲
6. {}
▲
7. {}
▲
8. {}
▲
9. {}
▲
10. {}
▲
11. {Vari
e medi}
▲
12. {Vari
e brevi}
▲
►
URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/T1-Entusiasti_irreperibili_OiG.htm
30-07-2013; Aggiornamento: |