■ Cristocentrici:
«Solo Cristo, tutto Cristo, Cristo sopra tutto, Cristo al centro, Cristo senza
se e senza ma, Cristo e solo Lui, senz’altro e senza altri» (Nicola Martella).
Alcuni hanno detto
che noi, cristiani biblici d’oggi, ci troviamo sulle spalle dei giganti
della fede del passato; ciò ha una certa verità. Dal tempo degli apostoli fino
ad oggi, la storia della chiesa è stata segnata da grandi uomini
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di fede, che si
sono attenuti strettamente alla sacra Scrittura, senza compromessi e senza
deviare a destra o a sinistra. Alcuni di loro sono diventati martiri per mano di
pagani (Giacomo, Pietro, Paolo), altri per mano del potere religioso (p.es.
Catari, Hus e tutte le vittime della santa Inquisizione e di altri organi
religiosi di qualsiasi denominazione e specie).
Pensiamo al
fatto che le promesse fatte da Dio ad Abramo hanno avuto grandi effetti
per i suoi posteri, gli Israeliti, e anche per noi cristiani gentili, essendo
diventati in Cristo figli di Abramo e suoi eredi. «E se siete di Cristo,
siete dunque progenie d’Abramo, eredi, secondo la promessa» (Gal 3,29).
Tuttavia, anche Abramo, essendo stato afflitto da gravi problemi morali e
spirituali, divenne un testimone della grazia di Dio nella sua vita. Una volta
morto, egli non poté essere d’aiuto a nessuno, né soccorrere la sua
progenie; egli stesso poteva solo aspettare la risurrezione corporale, ossia la
redenzione finale. Infatti, il resto fedele d’Israele, rivolgendosi al Dio
vivente, dovette confessar quanto segue riguardo ai suoi insigni progenitori e
giganti della fede: «Guarda dal cielo, e mira dalla tua dimora santa e
gloriosa: Dove sono il tuo zelo, i tuoi atti potenti? Il fremito delle tue
viscere e le tue compassioni non si fanno più sentire verso di me. Nondimeno,
tu sei nostro padre; poiché Abrahamo non sa chi siamo, e Israele
[= Giacobbe] non ci riconosce. Tu, o Eterno, sei nostro padre, il tuo
nome, in ogni tempo, è “Riscattatore nostro”» (Is 63,15s; 64,8).
In Ebrei 11 la
lista di uomini e donne di fede è lunga, e ognuno di loro, a suo modo, ha
fatto qualcosa di straordinario. Se si guarda la loro vita, tutti erano affetti
da certe macchie morali o da certe debolezze. Nessuno di loro fu associato a
Cristo, per divenire suo coadiutore necessario nell’opera della grazia,
per fregiarsi del titolo di mediatore, di cooperatore di salvezza, di corredentore o di qualunque altra
etichetta onorifica, che esprimesse una partecipazione tale all’opera di
redenzione, che sono rimasti indispensabili per garantire la
giustificazione, il perdono e la salvezza dinanzi a Dio. L’autore dell’epistola
agli Ebrei li considerò solo testimoni della grazia di Dio e della fede biblica
e concluse: «Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da un così gran nuvolo
di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge,
corriamo con perseveranza l’arringo che ci sta dinanzi, riguardando a Gesù,
precursore e perfezionatore della fede, il quale per la gioia che gli
era posta dinanzi sopportò la croce sprezzando il vituperio, e s’è posto a
sedere alla destra del trono di Dio» (Eb 12,1s). Solo Gesù Cristo è il
Mediatore, il Garante della salvezza e Colui che porterà i redenti alla
perfezione.
Sebbene
possiamo essere grati dei giganti della fede del passato (p.es. Lutero,
Calvino, Zwingli... ), e ogni denominazione ha persone del passato, a cui far riferimento, tutte le loro opere mostrano
luci ed ombre. Laddove erano veramente dei rigenerati, anche loro sono
stati solo testimoni della «sola grazia» nella loro vita.
Guai a voler associare loro e altri a Cristo e alla sua opera perfetta.
Essi erano solo ambasciatori del fatto che Dio ha riconciliato il mondo
con sé in Cristo, per dare così a tutti il modo di accedere alla grazia
immeritata (2 Cor 5,18-21). Nessuno dei personaggi del Nuovo Testamento,
all’infuori di Gesù Messia, né altri insigni credenti biblici del passato
potranno mai garantirci giustificazione e salvezza dinanzi a Dio, né fungere
come nostro mediatore. Solo chi è Dio e Uomo può garantirci in perpetuo: «Uno
è infatti Dio, uno e mediatore di Dio e degli uomini, l’uomo Cristo Gesù» (1
Tm 2,5).
Chi vuol
trovare altre vie e sotterfugi religiosi, crea solo mitologia religiosa,
che non salverà alcuno, ma anzi, predicando un altro evangelo (Gal 1,6-9;
2 Cor 11,3s), porterà se stesso e le persone solo a perdizione.
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URL: http://diakrisis.altervista.org/_Dot/A1-Associa_a_Cristo_OiG.htm
20-09-2011; Aggiornamento: |