«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia. Ecco le rubriche principali:

Scenario biblico

Vita di comunità

Abbecedario riflessivo

Ad acta

Dietro il velo

Casella postale biblica

Variazione delle costanti

Puntigli e indovinelli

Sapienza da quattro soldi

Massime e minime

Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ALCUNI LUOGHI COMUNI SULLA PREGHIERA

 

 a cura di Nicola Martella

 

1. ENTRIAMO IN TEMA: Qui non trattiamo, in primo luogo, il tema delle preghiere sbagliate, perché intrinsecamente errate, perché fatte con animo doppio e con una condotta instabile (Gcm 1,7s), perché rivolte al soddisfacimento della carne (Gcm 4,3) o rivolte non al Signore, ma a una figura religiosa biblicamente illegittima (Is 44,15ss; Ap 19,10; 22,8).

     Qui ci limitiamo ad affrontare alcuni luoghi comuni, che hanno alcune categorie di credenti, che non conoscono sufficientemente la Scrittura e che biblicizzano volentieri le loro opinioni devozionali o le convenzioni religiose diffuse nella nostra cultura.

 

Comunicazione col cielo

 

2. OBIEZIONI A LUOGHI COMUNI

     ■ Secondo alcuni, il Signore ascolta tutte le preghiere, che gli sono rivolte. Le cose non stanno così. Al tempo d’Isaia, Dio disse dei Giudei impenitenti quanto segue: «Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue» (Is 1,15).

     Anche al tempo buio di Geremia, Dio si espresse così verso i ribelli: «Ecco, io faccio venire su loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò. Non ascolterò quando m’invocheranno nel tempo della loro sventura» (Gr 11,11.14b). «Se digiunano, non ascolterò il loro grido» (Gr 14,12). In Israele si sapeva che «Dio non ascolta i peccatori» (Gv 9,31).

     Ciò vale anche per le intercessioni. Dio disse a Geremia: «Non pregare per il bene di questo popolo» (Gr 14,12). «E tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi suppliche o preghiere, e non insistere presso di me, perché non ti ascolterò» (Gr 7,16; 11,14a).

 

     ■ Secondo alcuni, tutte le preghiere raggiungono Dio, senza alcun impedimento. Le preghiere sono impedite dal comportamento errato: «Voi, mariti, allo stesso modo abitare insieme a loro con riguardo, come con a un vaso più delicato, quello femminile, dando loro onore, come a coloro che sono anche eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite» (1 Pt 3,7).

 

     ■ Secondo alcuni, prima o poi il Signore esaudisce tutte le preghiere. Ciò non è vero. Mosè voleva vedere la Terra Promessa, entrando in essa. «Ma l’Eterno si adirò contro di me, per causa vostra; e non mi esaudì. E l’Eterno mi disse: “Basta così; non mi parlare più di questa cosa”» (Dt 3,25s); gli concesse di vederla solo da lontano (vv. 27s). Paolo supplicò Dio a più riprese, ma si sentì dire: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza» (2 Cor 12,8s).

 

Per l’approfondimento si vedano i seguenti temi:

Preghiere non ascoltate {Nicola Martella} (T)

Preghiere strumentali {Nicola Martella} (T)

 

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

1. Alessio Rando

2. Giuseppa S. Tempo

3. Giovanni Saeli

4. Gianni Siena

5.

6.

7.

8.

9.

10.

11. Vari e medi

12. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Alessio Rando}

 

Contributo: Alcuni vedono Dio come un distributore automatico: metti i soldi, digiti il codice del prodotto e prelevi lo stesso. Ma la realtà è ben diversa! Dio non ascolterà mai preghiere, che non sono in accordo con la sua volontà, o fatte da persone che vivono nel peccato (a meno che non chiedano perdono). {06-03-2015}

 

Cristal Red: Scusa, Alessio, siamo tutti peccatori, non ce n’è uno perfetto, viviamo in carne e sangue e siamo portati a peccare, non peccati gravi ,ma qualche peccato si fa. {06-03-2015}

 

Nicola Martella: Come c’è una differenza fra inciampare e strisciare per terra, c’è anche una differenza fra cadere nel peccato (ci si rialza) e vivere nel peccato (si sguazza in esso).

     Cristal Red? Preferirei parlare con persone reali per nome e cognome. Con chi abbiamo il piacere di interloquire?

 

 

2. {Giuseppa S. Tempo}

 

Contributo: Pace! Ho letto attentamente! Noi sappiamo di non trascurare la preghiera nella nostra cameretta! Però è pure vero che dall’amare il Signore e servirlo liberamente si ritrae beneficio! E così raggiungiamo anime veramente bisognose del Signore. L’anima si rende utile a fare la volontà di Dio, concentrandosi e sforzandosi, con tutta l’anima, la mente e il cuore, stando in spirito nella presenza del Signore. Il Signore dice: chi mi avrà invocato, sarà salvato. La preghiera fatta con efficacia, sarà esaudita! Il Signore sa come premiare quanti lo servono con tutto il cuore! Senza di Lui non possiamo fare niente. Noi siamo stati chiamati, per rendere lode, gloria, onore e ringraziamento a Colui, che vive nei secoli dei secoli! Amen. {06-03-2015}

 

Nicola Martella: Non so se hai capito il tema, visto che le tue affermazioni vanno in altra direzione. Qui si tratta del fatto se Dio ascolta o meno tutte le preghiere rivolte a Lui, se le esaudisce o meno tutte e, se no, perché. L’unica cosa «a colore» col tema è quando affermi: «La preghiera fatta con efficacia sarà esaudita», che trae spunto da Giacomo 5,16.

 

 

3. {Giovanni Saeli}

 

Ottima riflessione fratello Nicola, i luoghi comuni sono insidiosi come le mezze verità. La preghiera è una richiesta e un esame davanti a Dio. Bisogna essere giusti davanti a Colui, che ci giustifica; non può esservi peccato. Le richieste devono procedere dal nostro cuore (Lam 3,41) e devono essere in accordo con la sua volontà (Lc 11,2). {06-03-2015}

 

 

4. {Gianni Siena}

 

Contributo: La preghiera è intimità con Dio, non tengo conto del tempo. E quei telefoni appesi non danno conto della capacità di ascolto del nostro Padre Celeste. {10-03-2015}

 

Nicola Martella: Un telefono serve sia per parlare, sia per ascoltare. Che tali telefoni pendono dall’alto, significa che Dio ha qualcosa da dirci. Uno di essi può pendere benissimo nella tua intima cameretta. In ogni modo, Dio parla solo a chi ha un rapporto personale con Lui, confida nelle sue promesse e agisce con timor di Dio, misericordia e giustizia, amore e verità. Buon dialogo col Padre celeste!

 

 

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11. {Vari e medi}

 

 

12. {Vari e brevi}

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Preghiera_LC_Mds.htm

06-03-2015; Aggiornamento: 11-03-2015

 

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