«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Manuale Teologico dell’AT

 

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Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

  Ecco le parti principali dell'introduzione alla teologia dell’AT:

Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT

Le posizioni teologiche più ricorrenti

I patti e gli altri approcci

Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

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MINATORI DELLA PAROLA DI DIO

 

 a cura di Nicola Martella

 

1. DIO CI VUOLE MINATORI DELLA SCRITTURA: Colossesi 2,3Dio ci vuole «minatori» della sua Parola. Egli vuole che non rimaniamo in superficie, ma che scaviamo in essa le pietre preziose della fede, i diamanti della sua grazia, i metalli preziosi dei suoi insegnamenti, i tesori della sapienza divina. Quanta gioia ha un minatore, dopo tanti sacrifici nello scavare, quando trova il filone giusto, che lo renderà ricco. Similmente è per chi studia seriamente la Parola di Dio, ossia la Bibbia.

     Nell’antico patto è scritto quanto segue riguardo alla sapienza di Dio: «Se la cerchi come l’argento e ti dai a scavarla come un tesoro, allora intenderai il timor dell’Eterno, e troverai la conoscenza di Dio» (Pr 2,4s). Nel nuovo patto è scritto: «In Cristo sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza» (Colossesi 2,3). Quindi, la sfida è di scoprirli nella sacra Scrittura.

 

2. SPIRITO SANTO E SCRITTURA: In questa economia della fede, lo Spirito Santo è strettamente connesso alla Parola di Dio, che Egli ha ispirato (2 Pt 1,21). Lo Spirito del Signore non rivelerà nulla, che esca dai limiti della sacra Scrittura e che la contraddica. Se lo «Spirito» non porta alla Scrittura e a Cristo, si può star certi che non si tratta dello Spirito di Dio, ma di dottrine ispirate da spiriti di demoni (1 Tm 4,1ss).

     Quindi, sono da rifiutare tutta le nuove rivelazioni, che pretendono di aggiungere o togliere riguardo alla Parola scritta (cfr. Ap 22,18s) e che pretendono di svelare misteri, di cui la Scrittura non parla. L’ultimo «mistero» sostanziale di Dio, tenuto nascosto per secoli e secoli, è stato già rivelato e ha a che fare con Messia, tanto da essere chiamato «mistero di Cristo» (Col 4,3), e con la salvezza dei Gentili (Ef 3,4ss). Dio ha detto col suo Figlio la sua ultima parola nella storia della salvezza (Eb 1,1s). Tale testimonianza fu scritta dai seguaci di Gesù (Gv 19,35; 21,24; 1 Gv 1,1-4), fu riconosciuta e attestata dalla chiesa apostolica (2 Pt 3,15s) ed è diventata la base della fede del nuovo patto, tanto che veniamo esortati ora a «combattere strenuamente per la fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi» (Gd 1,3; Fil 1,27; 1 Tm 6,12; 2 Tm 4,7).

 

3. SCRITTURA E DISCERNIMENTO: Chi è disposto a fare il minatore della sacra Scrittura, per portare alla luce ciò, che veramente c’è in essa, mediante un’interpretazione contestuale, allora essa dischiuderà a chi la studia i suoi tesori e gli darà convincimenti biblici. Egli non dipenderà dalle opinioni degli uomini, ma per ogni cosa farà come i Giudei di Berea dinanzi alla predicazione di Paolo, poiché essi «ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavano così» (At 17,11).

     Allora si aprirà la mente del credente e capirà che anche i fatti storici più tragici dell’AT «avvennero loro per servire d’esempio, e sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi» (1 Cor 10,11). Infatti, «tutto quello che fu scritto per l’addietro, fu scritto per nostro ammaestramento, affinché mediante la pazienza e mediante la consolazione delle Scritture, noi riteniamo la speranza» (Rm 15,4).

     Solo chi conosce la Scrittura sarà in grado di discernere il bene e il male (Eb 5,14; cfr. 1 Re 3,9) e di riconoscere falsi cristi e falsi profeti, per provarli e dichiararli bugiardi (1 Gv 4,1; Ap 2,2).

 

4. LA SCRITTURA ABILITA AL SERVIZIO: Infine, chi è attaccato alla «fedele Parola», arrivando ai recessi dei suoi insegnamenti, sarà anche «capace di esortare nella sana dottrina e di convincere i contraddittori» (Tt 1,9). Conoscendo intimamente i segreti della sacra Scrittura, saprà usare i suoi tesori per perfezionare i santi e portarli a maturità (Ef 4,12ss). Infatti, l’autorità spirituale non viene tanto dal riconoscimento da parte degli uomini, quanto dalla capacità di conoscere la Scrittura, di applicarla nella propria vita e di dispensarla correttamente agli altri (cfr. 1 Tm 4,12s; 2 Tm 2,15).

     Chi conosce i suoi «ferri del mestiere», li saprà usare al meglio; così è per i «minatori della Parola». Chi conosce intimamente la sacra Scrittura saprà è come quello «scriba, ammaestrato per il regno dei cieli, [che] è simile a un padrone di casa, il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie» (Mt 13,52). Ossia, egli sa applicare il brano giusto della Scrittura alla varia situazione corrente. Ecco il suo strumento e la sua finalità: «Ogni Scrittura ispirata da Dio è utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona» (2 Tm 3,16s).

 

5. ASPETTI CONCLUSIVI: Mi auguro che tu sia un buon «minatore della Scrittura», che provi quella gioia di scoprire ogni giorno i tesori nascosti nella Parola di Dio e che tu sia in grado di portarli alla luce, per arricchire prima te stesso e poi gli altri. È scritto: «Dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). Spero vivamente che il tuo tesoro sia nella Bibbia e che tu lo apra ogni giorno, per tirarne fuori le ricchezze, su cui meditare giorno e notte (Sal 1,2; 63,6; 77,6; 119,148), per poi riuscire nella vita (Gs 1,8).

 

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► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Disc/T1-Minator_Parola_MT_AT.htm

30-04-2014; Aggiornamento:

 

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