«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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TORNA PRIMA CHE TU TI SPENGA

 

 di Nicola Martella

 

1. IL FERVENTE CARBONE, CHE DIVENNE FREDDO E STOLTO: «C’era una volta...», così cominciano tutte le favole; ve ne voglio raccontare anch’io una. C’era un tizzone acceso di nome Nella Carbò, «Carbonella» per gli amici. Essa stava nel camino, insieme agli altri, si scaldava col calore, che proveniva dagli altri, e a sua volta riscaldava gli altri. In tale «comunella alla carbonèlla» era fervente e calorosa con gli altri, in pari consentimento e unità spirituale.

     Un giorno, le circostanze vollero che qualcosa di accidentale la sbalzò via dal camino. Carbonella penso: «Anche lontano dal camino sono calda. Forse non ho proprio bisogno di stare sempre lì. Comunque, se mi raffreddassi un po’, posso sempre tornarci, per scaldarmi. Intanto, mi godo un po’ di libertà e do un’occhiata in giro». Carbonella non si rese conto che, lontano dal camino, pian piano si raffreddò sempre di più, senza neppure accorgersene.

Carbonella

 

      Tuttavia, pensava che andasse ancora tutto bene. Eppure, ogni giorno diventava sempre più «anemica» di calore, sempre meno fervente. Un giorno, il suo stesso cuore rischiava di diventare freddo e duro come la pietra. In un momento di rinsavimento, si chiese: «Come mai sono arrivato a questo punto!?». Ce l’avrà fatta Carbonella a tornare nel caldo camino, per fare il pieno d’energia, riscaldarsi di vita e riprendere calore?

 

2. IL FERVENTE CREDENTE, CHE DIVENNE FREDDO E STOLTO: Una cosa del genere accade anche a vari credenti: si allontanano dall’assemblea locale e sembra che tutto vada bene lo stesso. Essi hanno imparato a memoria il seguente alibi, che ripetono a se stessi e agli altri: «Tanto, mica mi sono allontanato dal Signore!? Non sto semplicemente frequentando la comunità». Intanto, il tempo passa; essi si raffreddano sempre di più, senza che se ne accorgano nemmeno. Cominciano a frequentare la gente incredula, si adattano al loro stile di vita, fanno sempre più compromessi, spengono sempre di più la voce dello Spirito in loro, diventano sempre più impermeabili ai richiami del Signore e della sua Parola. Tuttavia, si dicono di non fare nulla di male. Poi, si cullano in un travisato amore di Dio e in una grazia a buon mercato, secondo cui Dio li perdona comunque. Si seducono e s’imbrogliano da se stessi. Le loro opere testimoniano contro di loro. Magari tentano di trovare giustificazioni per essersi allontanati, cercando capri espiatori, colpevoli nella comunità o almeno coimputati, con cui dividere le colpe. Alcuni di loro sono entrati in un «ciclo vizioso» tale, da rischiare di entrare in un labirinto senza uscita.

 

3. TUTTI I TENTATIVI INUTILI?: Che deve dire un conduttore di chiesa, dopo tutti i tentativi intrapresi, per portare alla ragione tale pecora dispersa e ricondurla nella protezione dell’ovile, lontano da lupi famelici, pericoli e mercenari?

     Quale conduttore non conosce casi del genere? Egli e i suoi collaboratori si esercitano nella preghiera per tale credente. Ci sono stati interventi di vario genere: incontri, lettere elettroniche periodiche, SMS, telefonate con incoraggiamenti, versetti biblici, esortazioni fraterne, moniti e quant’altro. Uno pensa: «Che posso ancora fare?».

     Dopo vari altri tentativi, tempo fa scrissi all’incirca quanto segue a un membro della nostra chiesa, che si era allontanato da mesi e che stava facendo proprio la fine di tale carbone lontano dal camino.

 

Caro nel Signore, ogni domenica ti aspettiamo in sala, così anche in settimana alle «cellule bibliche», gli incontri di studio ed edificazione, che abbiamo nelle case. Purtroppo, negli ultimi mesi ti abbiamo aspettato invano! E ogni nostra sollecitazione è stata inutile.

     Ti esorto da parte del Signore a spezzare il «ciclo vizioso», in cui ti trovi e in cui ti sei fatto trascinare dalla carne a dal diavolo, a cambiare direzione e a intraprendere il «circolo virtuoso» di benedizione col Signore.

     Ti ricordi quante volte ti ho parlato del tizzone o carbone, che si allontana dal caldo camino e poi pian piano si raffredda, senza neppure accorgersene? Ho sentito che anche tu ti stai accorgendo che il tuo cuore si sta raffreddando e indurendo verso il Signore. Probabilmente anche tu ti stai chiedendo come hai fatto ad arrivare al punto, in cui ti trovi. Ritorna nella famiglia di Dio, prima che possa accadere anche a te il peggio come a quel carbone oramai quasi spento.

     Dio è longanime e paziente. Tuttavia, quando qualcuno si ostina verso di Lui, lo costringe a ritirare la sua mano protettiva; allora il ribelle è abbandonato a se stesso. È una cosa molto rischiosa essere senza Dio, quale scudo e rifugio rispetto ai mali della vita. Allora Dio non ascolta più le preghiere di chi è doppio di cuore e ritira le sue benedizioni celesti dall’infedele.

     Ecco la medicina: «Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al Calunniatore, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d’animo! Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza! Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v’innalzerà» (Gcm 4,7-10).

     Ti rivedremo domenica prossima? Spero di sì... saremo pronti a riabbracciarti. Affrettati, fallo prima che il tuo cuore si raffreddi completamente e diventi di pietra verso il Signore.

     Un caro saluto da me e dagli altri credenti della tua chiesa…

 

Purtroppo, tale credente non ha risposto all’appello della conduzione della chiesa. Invece di sottomettersi sotto la potente mano di Dio, ha deciso di intraprendere la via della pecora caparbia. A mano a mano si è raffreddato, preferendo seguire la via della carne, e il suo cuore è diventato insensibile ai richiami del Signore. Inoltre, è stato anche di cattiva testimonianza per altri. Che sarà di lui, quando Dio lo visiterà in questa vita (Am 4,12; 2 Tm 4,14) e quando lo dovrà incontrare dinanzi al suo tribunale finale? (Rm 2,5s; Ap 20,12s). Spero vivamente che egli si ravveda a tempo, pentendosi e riparando al male fatto... prima che si spenga anche l’ultima scintilla.

 

► URL : http://diakrisis.altervista.org/_Disc/A1-Prima_spenga_EnB.htm

05-01-2015; Aggiornamento:

 

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