«Gesù è l’acqua della vita. Chi crede in lui, ciò che è
indurito in costui, viene sbriciolato. In lui scorre una fonte, che non si
esaurisce mai più, perché è una fonte divina» (Anselm Grün;
fonte, al lemma «Fonte viva»). |
■ Il Salmista pregava: «Io stendo le mie mani
verso te; verso di te l’anima mia è come una terra assetata» (Sal
143,6; cfr. 42,3).
Durante una pioggerellina d’estate, si allargano le braccia e si innalza
la faccia, per catturare la maggior parte delle miti gocce, che cadono. Una
terra assetata, in cui i semi sembrano morti, ma sono solo in attesa, si
prepara a ricevere l’acqua dal cielo, perché essa chiuda i profondi solchi
dell’arsura, sbricioli le pietrificazioni e pareggi il suolo. In breve tempo
nasce nuova vita e la faccia della terra si trasforma. Similmente il credente
ha l’anima assetata del Signore e sembra stendere le proprie braccia, quasi
che voglia catturare una grande quantità delle benedizioni divine.
■ «Se alcuno ha sete, venga a me e beva. Chi
crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva fluiranno dal
suo seno» (Gv 7,37s).
Sì, Gesù, essendo il Messia promesso, può
appagare l’anima assetata; solo Lui può farlo, avendo parole di vita eterna (Gv
6,68s). Quando ciò avviene, la corrente di benedizione, che fluirà nel credente,
defluirà da lui, toccando quanti stanno intorno a lui.
Solo ciò, che è appagato, può veramente dare
appagamento agli altri. Solo chi è benedetto, può essere di benedizione per
altri (Gn 12,2s). Le benedizioni dei cristiani biblici superano quelle
materiali, promesse ad Abramo e alla sua discendenza: «Benedetto sia il Dio e
Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione
spirituale nei luoghi celesti in Cristo» (Ef 1,3).
Ecco, che cosa fare per non prosciugarsi e per
non rischiare la propria salute spirituale.
■ Cura una
devozione personale verso il Signore e il timor di Dio.
■ Leggi,
medita e studia la Parola di Dio.
■ Non
separarti dalla comunione fraterna.
■ Adorare il
Signore insieme ai fratelli in fede, è il modo migliore per godere la pioggia
dall’Alto.
■ Servire il
Signore nella quotidianità, attiva le energie celesti nel credente e lo tengono
fecondo.
■ Perdonare i
penitenti, chiedere perdono a chi si è offeso, tenersi puro e concorrere alla
santificazione reciproca, significa tenere puliti i canali, affinché, quando
cade la pioggia della benedizione divina, essa possa liberamente scorrere.
Ricorda che il
prosciugamento è un fenomeno lento, di cui non sempre ci si rende subito
conto. Tutto perde forza su tale terra inaridita, ma non se ne ha subito
consapevolezza, fintantoché rimane qualche pozzanghera e qualcosa di verde
attorno. Poi, se non si ricorre ai ripari, tutto si prosciuga, il suolo si crepa
e il deserto sopravanza... nel tuo cuore. Non inaridirti!
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04-12-2013; Aggiornamento: |