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1.  L’ESPERIENZA DELLA FUCINA: Il ferro si lamentava di essere estratto dalla montagna, che i suoi cristalli mischiato con la terra e calcare venissero distrutti nel calore del forno, di essere mischiato col carbone, di essere battuto. E ripetutamente fu riscaldato nella fucina, mischiato con la polvere di carbone, battuto, schiacciato in una lastra stretta e lunga. Poi, la barra di ferro fu limata e passata alla mola, fino a diventare bianca e pulita. Alla fine, rovente come il fuoco, avvenne lo shock nell’acqua fredda. Fu ancora lavorata con la mola, fino a che tale spada poté tagliare un foglio di carta. Ottenne un manico, riccamente decorato. Fu riccamente cesellata di fini motivi. Come un bene preziosissimo di puro acciaio, duro come la pietra e molto flessibile, fu custodito in un fodero prezioso. Il maestro aveva il privilegio di provarla, e con un colpo sicuro provò la spada contro ogni tipo d’oggetto: nulla poté starle a fronte e nulla poté incrinare il suo taglio.

2.  LE PROVE DEL CREDENTE: Anche noi ci lamentiamo spesso delle prove, che Dio ci sta dando. Pensiamo che siano troppo pesanti o che non ce le meritiamo per nulla. Crediamo che ci stiamo perdendo in qualità e quantità e che non sopravvivremo alla prova. Talvolta pensiamo addirittura che Dio non ci ami veramente e che ci sta trattando ingiustamente, visto quello che subiamo e soffriamo. Il Signore ha di mira il risultato, l’opera d’arte finale, di renderci duri e flessibili come l’acciaio, per poter affrontare tutte le sfide future, che verranno.

     Ora, noi vediamo l’oggi e volentieri ci accontenteremmo del risultato raggiunto. Tuttavia, Dio ha in mente di renderci qualcosa di impareggiabile, proprio un’opera d’arte.

3.  PUNTI DA PONDERARE: Una amica in fede scriveva che le era rimasta «solo la fede» nelle prove, in cui si trovava. Le ho risposto all’incirca come segue: Vorrei dedicarti questo brano che, se ha parlato a me nella prova, può parlare anche a te: «Se siete insultati per il nome di Cristo, beati voi! Perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su di voi... se uno soffre come cristiano, non se ne vergogni, anzi glorifichi Dio, portando questo nome» (1 Pietro 4,14.16).

     Quando ci rimane «solo la fede», siamo arrivati al punto giusto nella nostra vita spirituale. Infatti, se siamo arrivati al punto più basso della valle buia, il resto non può che essere in salita verso la luce, sebbene il cammino possa apparirci ancora lungo fino alla cima. Prego per te. Fin qui tale pensiero d’incoraggiamento.

Inoltre, ecco alcuni brani biblici, su cui conviene meditare:

     ■ «Tu ci hai provati, o Dio, ci hai passati al crogiuolo come l’argento» (Salmo 66,10).

     ■ «Nessuna prova vi ha afferrati, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate provati oltre le vostre forze; ma con la prova vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare» (1 Corinzi 10,13).

     ■ «Ora ogni disciplina sembra, è vero, per il presente non essere causa di allegrezza, ma di tristezza; però rende poi un pacifico frutto di giustizia a quelli, che sono stati per essa esercitati» (Ebrei 12,11).

     ■ «Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse» (Ebrei 10,23).

     ■ «Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; [15] ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori» (1 Pietro 3,14s).

Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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