«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Manuale Teologico dell’AT

 

Crescita personale (generale)

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

  Ecco le parti principali dell'introduzione alla teologia dell’AT:

Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT

Le posizioni teologiche più ricorrenti

I patti e gli altri approcci

Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL CUORE DI DIO E DEL CREDENTE

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  IL CUORE DI DIO E IL NOSTRO POLSO: Per sentire se e come il cuore di qualcuno batte, si può tastare il suo polso. Ci sono alcuni che, per sapere come stanno, tastano continuamente il proprio polso.

     Ho trovato la seguente massima, che ho tradotto e adattato dal tedesco e che esprime un pensiero interessante. «Quando ci rendiamo conto che il cuore di Dio batte per noi uomini, allora siamo liberati dal fatto di tastare continuamente il nostro proprio polso» (Hans-Joachim Eckstein).

 

1.1.  IL CUORE DI DIO: Nelle lingue bibliche il termine «cuore» intende, in senso metaforico, secondo i casi, la mente, la sede dei pensieri, dei desideri (Nu 15,39), della decisione (1 Re 8,17; 2 Cr 24,4), dell’atteggiamento psichico (2 Cr 26,16; 32,25), l’interiore e la coscienza (Sal 26,2; Gr 12,3). A volte, è quindi sinonimo di spirito (Sal 34,18; 51,10.17; 77,6; Is 57,15); altre volte, corrisponde alla nostra mente quale sede dell’intelletto, dell’intelligenza, della sapienza e del discernimento (1 Re 3,9.12; Esd 7,10; Pr 2,2; 8,5; 14,33; 15,14; 16,21; Ef 4,18).

     In tal senso, anche Dio parla del suo proprio cuore, per intendere la sede della sua volontà, del suo volere e desiderio, del suo proponimento (disegni Sal 33,11; Gr 23,20; 30,24), della sua decisione (Is 63,4) e così via. Nella sua essenza Dio è amore (Gv 3,16; 1 Gv 4,8.16) e lo mostra verso i suoi figli (Rm 3,39; Ef 2,4; 1 Gv 3,1).

     Per l’approfondimento si veda in Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli: «Antropologia 4: funzioni principali», pp. 90ss; «Cuore», pp. 131ss.

 

1.2.  IL NOSTRO POLSO: Il polso sta in senso metaforico per la forza fisica e morale, per l’autorità, la fermezza di carattere e la risolutezza. Si decide o si tiene la disciplina con «polso fermo». C’è chi non ha «abbastanza polso», per farsi rispettare o per decidere. Far tremare le vene e i polsi a qualcuno, significa tenerlo in ansia e preoccupazione.

 

La locuzione, che qui maggiormente vi interessa, è la seguente: «Tastare il polso a qualcuno», che significa cercare di capire le intenzioni o la disponibilità di una persona. Significa pure indagare rapidamente e sommariamente riguardo a una certa situazione.

     Normalmente ci si tasta il polso per vedere come funziona il cuore e la pressione sanguinea. In senso traslato «tastare il proprio polso» significa verificare come si sta, per trovare in ciò la certezza che tutto è a posto; ciò significa anche dipendere dai propri sentimenti e umori.

 

Il cuore di Dio

 

Sentendoci amati da Dio, siamo liberati dal voler dipendere dai nostri propri umori e sentimenti. Ad esempio, l’amore scaccia quel senso di apprensione verso Dio, poiché «l’amore perfetto caccia via la paura» (1 Gv 4,18; cfr. 2 Tm 1,7). Inoltre, è scritto: «Se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Amati, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo franchezza davanti a Dio» (1 Gv 3,20s).

 

 

2.  DIO È ALL’OPERA PER I NOSTRI CUORI: Abbiamo bisogno dell’intervento di Dio riguardo ai nostri cuori, non solo al momento della rigenerazione, quando il Signore ci toglie il cuore di pietra e ci dà un cuore di carne (Ez 11,19), ossia quando purifica i nostri cuori mediante la fede (At 15,9) e col sangue di Gesù (Eb 10,19-22), ma anche durante il cammino di fede. Qui di seguito mi limito a suggerire brani biblici confacenti, per l’approfondimento biblico (il senso di questa lista di versi è di stimolare la riflessione dei lettori, per aiutarli formulare contributi confacenti al tema)

     ■ «Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5).

     ■ «Il Dio che disse: “Splenda la luce fra le tenebre”, è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo» (2 Cor 4,6).

     ■ «E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: “Abbà, Padre”» (Gal 4,6).

     ■ «E la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza, guarderà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù» (Fil 4,7).

     ■ «E quant’è a voi, il Signore vi accresca e vi faccia abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso voi, per confermare i vostri cuori, affinché siano irreprensibili in santità nel cospetto di Dio nostro Padre, quando il Signor nostro Gesù verrà con tutti i suoi santi» (1 Ts 3,12s).

     ■ «E il Signore diriga i vostri cuori all’amore di Dio e alla paziente attesa di Cristo» (2 Ts 3,5).

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/_Cres/A1-Cuore_Dio_noi_MT_AT.htm

16-03-2015; Aggiornamento:

 

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