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«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Uniti nella verità...

 

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Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.

  Ecco le parti principali:

Entriamo in tema (il problema)

Uniti nella verità

Le diversità quale risorsa

Le diversità e le divisioni

Aspetti connessi.

 

Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL BIANCO, IL NERO E IL GRIGIO

 

 di Nicola Martella

 

1. I termini

2. Le distinzioni necessarie

3. Le linee di guida

 

Questo articolo portava originalmente il titolo «Che cosa si intende per "biblico"?» e faceva parte di un’altra opera, non ancora pubblicata, all’interno della linea editoriale Ecclesiopratica, di cui questo volume è parte. l Si legga all’inizio Rm 12,2; 2 Tm 3,16s.

 

 

1.  I TERMINI

 

1.1.  «BIBLICO»: Questo termine significa «conforme alla Bibbia». Esso è, come tale, molto generico, spesso ambiguo e, a volte, equivoco; esso ha bisogno, perciò, secondo i casi, di alcune o di molte spiegazioni. Talvolta si usa l’espressione «è biblico che…» per dimostrare questo o il contrario di questo. Tale espressione per alcuni significa: «Sta nella Bibbia, ma non è ingiuntivo per noi», mentre per altri significa: «Sta nella Bibbia ed è ingiuntivo per noi». Ci si può chiedere, ad esempio: «Il sabato è biblico?»; «La circoncisione è biblica?»; «Il matrimonio leviratico è biblico?». Quest’espressione non si trova mai nella Bibbia stessa.

 

1.2.  SCRITTURALE: Questo termine significa «conforme alla Scrittura». Anch’esso può essere molto generico e, a volte, ambiguo ed equivoco; anch’esso ha bisogno, perciò, talvolta di alcune o di molte spiegazioni. Secondo i casi, si può usare anche l’espressione «è scritturale che…» per dimostrare questo o il contrario di questo. Tale espressione per alcuni significa: «Sta nella Scrittura, ma non è ingiuntivo per noi», mentre per altri significa: «Sta nella Scrittura ed è ingiuntivo per noi». Il termine «scritturale» non si trova mai nella Bibbia, ma ricorrono le espressioni «secondo la Scrittura», «conforme alla Scrittura» o «come dice la Scrittura». Ecco qui di seguito il loro uso nella Bibbia.

     L’adempimento: «Scritturale» è ciò che doveva adempiersi secondo le Scritture, ossia l’AT (Mt 26,54). Ciò riguarda, ad esempio, quanto segue: la morte espiatoria (1 Cor 15,3), il seppellimento e la risurrezione di Gesù dopo tre giorni (Gv 20,9; 1 Cor 15,4).

     Conformità scritturale: In un’accezione più grande, «scritturale» è ciò che è tratto dalle Scritture. Ciò riguarda, ad esempio, quanto segue: i ragionamenti rivolti a un gruppo di persone (At 17,2 Paolo ai Giudei); il mistero relativo a Gesù Cristo rivelato mediante l’Evangelo (Rm 16,26); il comandamento di amare il prossimo (Gcm 2,8).

     Conformità con la legge: Esiste anche l’espressione «secondo la legge [di Mosè]» e designa, ad esempio quanto segue: i riti di purificazione dopo il parto e prima della presentazione del nascituro al Signore (Lc 2,22 Gesù); la norma per il giudizio e la condanna; la norma per dichiarare pio qualcuno (At 22,12 Anania); l’ordinamento secondo cui i figli di Levi potevano presentare offerte (Eb 8,4) e prendere le decime dal popolo (Eb 7,5); il fatto che Mosè ha proclamato tutti i comandamenti (Eb 9,19); il fatto che quasi ogni cosa è purificata con sangue (Eb 9,22); il modo in cui sono offerti i sacrifici per il peccato (Eb 10,8). Si parla anche delle leggi (o regole) di gara (2 Tm 2,5).

 

[Segue lo schema del resto del capitolo]

 

 

2.  LE DISTINZIONI NECESSARIE:

2.1.  I PASSI DESCRITTIVI NON BASTANO:

2.2.  I PASSI PRESCRITTIVI NON SEMPRE CHIARISCONO TUTTO:

2.2.1. ALCUNI ESEMPI GENERALI:

2.2.1. DIACONATO E SERVIZIO:

 

2.3.  EVIDENZE RISULTANTI:

 

3.  LE LINEE DI GUIDA:

3.1.  CONSIDERA LA PIRAMIDE:

3.2.  CONSIDERA LA PROGRESSIONE DELLA RIVELAZIONE:

3.3.  PORTA LA PALLA AL CENTRO:

3.4.  CIÒ CHE È LECITO DEV’ESSERE ANCHE UTILE:

3.5.  NON TUTTO È PECCATO, MA C’È ANCHE LA CONTAMINAZIONE:

3.6.  LE OPINIONI SI POSSONO RIVEDERE:

3.7.  E QUANDO NON È RIVELATO?:

 

Tratto da Nicola Martella (a cura di), Uniti nella verità, come affrontare le diversità (Punto°A°Croce, Roma 2001), pp. 82-91.

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/Lese/Let_UnV.htm

15-04-2011; Aggiornamento:

 

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