«Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino» (Isaia 28,17).

La fede che discerne la ferma verità in un tempo mutevole

«Diakrisis»: Discernimento — «Credere e comprendere»

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Studiare da soli o in gruppo

   ■ Vai all’essenziale: Nota bene che le domande non sono ad esclusione diretta, ossia come se fosse necessario di cercare in ognuna un altro «profondo significato». Le questioni proposte sono solo alcuni importanti stimoli; le domande possono essere ripetute, formulate in modo diverso, per aiutare meglio la comprensione. ● Ti consigliamo di non rimanere impantanato in ogni particolare, ma vai al succo della questione. Normalmente, a mano a mano che vai avanti, certe cose si spiegano da sé. In altri casi, potrai tornare sui particolari in un secondo momento.

   ■ Ricostruire un mondo che non c’è: Sebbene gli uomini rimangono gli stessi nelle loro attitudini elementari (ciò permette le applicazioni!), il mondo descritto dalla Bibbia non esiste più. Non dimenticare, perciò, che si tratta di un mondo distante e di cose che per gli Israeliti erano normali, ovvie e ricorrenti. Con lo studio biblico è possibile ricostruire, a grandi linee, tale mondo nella mente. ● Nello studiare un’antica cultura e una fase storica del passato, bisogna cercare primariamente di capire e non di giudicare. Infatti, la connessione dinamica della società complessa di quei tempi, la cultura ebraica quale prodotto del patto e della legge e le tante cose ovvie di quel tempo possono sfuggire a noi, gente del nostro tempo. ● Non bisogna dimenticare che molte delle affermazioni divine sono risposte concrete a domande poste ma non tramandate e a esigenze concrete del tempo, reazioni a una cultura pagana e interventi in casi concreti della storia. ● Può darsi che per noi certe cose rimarranno, in ogni caso, senza una risposta definita e precisa. Non bisogna trascurare, però, che il messaggio complessivo è comunque chiaro.

   ■ Studio di gruppo: Il modo di procedere può essere diverso. ● Se tutti i partecipanti del gruppo di studio hanno un libretto, ognuno potrà leggere il testo e prepararsi prima dell’incontro. Ognuno potrà arrivare all’incontro con delle tesi (principi) e delle applicazioni (sfide) per il giorno d’oggi. ● Se è solo il capogruppo a possedere il libretto, di volta in volta dirà quale passo leggere per la prossima volta, stimolando a formulare tesi e applicazioni. È chiaro che è particolarmente il capogruppo che dovrà fare questo lavoro assolutamente importante. Egli sceglierà, prima dell’incontro, le domande adatte per il suo gruppo, cercherà le risposte, farà dei paralleli con altri passi biblici e, soprattutto, formulerà delle tesi risultanti e delle applicazioni concrete. ● Durante l’incontro, il capogruppo deve sapere come procedere. È bene leggere insieme il testo in esame, ad esempio un paio di versi a turno. • 1) Egli può far leggere a turno una domanda ritenuta utile e chiedere alla persona di dare la sua opinione. Non umiliare chi dà una risposta sbagliata, ma chiedere al gruppo che cosa ne pensa. Se si va fuori tema, ricondurre la questione al testo. • 2) Si può leggere il testo biblico e subito dopo tutte le domande. Si può procedere sull’intero testo o sulle sue unità logiche risultanti dallo schema del passo. Si chiede quindi a turno che cosa ha colpito il singolo. • 3) Se chi risponde ha una domanda, la si fa rimbalzare al gruppo; poi, però, bisogna essere capaci di ricondurre la palla al centro. • 4) Il capogruppo non deva dimenticare di chiedere a ogni singolo quale sia l’applicazione possibile per il giorno d’oggi.

   ■ Non dimenticare gli obiettivi: È bene non fermarsi su tutti i particolari, ma bisogna tenere presente l’orizzonte più grande. Bisogna evitare spiritualizzazioni forzate, risultanti da tipologie, allegorie e simbolismi arbitrari e gratuiti. ● La meta del gruppo di studio dev’essere non la conoscenza in sé, ma la contemplazione di Dio e della sua volontà, l’edificazione e la crescita di tutti, l’applicazione dei principi nella vita quotidiana e la cura reciproca in comunione con Dio e la sua Parola. ● Bisogna evitare, quindi, le contrapposizioni infruttuose, ogni spirito di parte, ogni applicazione che prescinda dallo sviluppo della rivelazione, eccetera.

   ■ Ribadiamo ancora: Nello studio di gruppo ognuno deve prepararsi prima dell’incontro. ● È bene che ci sia un capogruppo che guidi l’incontro, che aiuti a creare una buona atmosfera di gruppo, freni le persone troppo loquaci e incoraggi quelle più riservate. ● Nello studio di gruppo consigliamo che si risponda una domanda ciascuno, a turno, e che gli altri potranno contribuire alla discussione, senza prevaricare gli altri e dando spazio a tutti. Bisogna evitare i monologhi. ● Il fine non è la conoscenza in sé stessa, ma l’edificazione di tutti, l’applicazione personale e la sfida a fare passi concreti. ● Buon allenamento!!!! (Da Levitico 1, pp. 3s)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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STUDIO INTEGRALE

 

1. La linea editoriale

2. Finalità e gruppi di destinazione

 

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1.  LA LINEA EDITORIALE: Ogni opera della linea editoriale contiene un libretto di domande particolareggiate su un certo libro della Bibbia, alfine di stimolare la riflessione e la discussione. In certi casi è abbinata una propria traduzione del libro in questione, in altri casi è abbinato un dizionarietto contenente le spiegazioni. È altresì contenuta una guida allo studio di gruppo.

 

 

2.  FINALITÀ E GRUPPO DI DESTINAZIONE

 

2.1.  FINALITÀ: Questi libri sono stati pensati specialmente per lo studio di gruppo e per le cosiddette «cellule bibliche», quindi come preparazione alla discussione nei gruppi di studio. Il fine è di non dare la «pappa pronta», ma di stimolare ognuno a confrontarsi col testo biblico e alla ricerca personale.

 

2.2.  GRUPPO DI DESTINAZIONE: L’opera è adatta pure per lo studio personale, per prepararsi alla predicazione e allo studio di gruppo. Le opere vogliono portare direttamente al testo biblico, intendono stimolare la riflessione su di esso e vogliono favorire una feconda discussione. È assolutamente necessario che i cristiani ritornino a mettere nel proprio centro il «Libro sacro»; ciò accadrà leggendolo, studiandolo, stimolandosi reciprocamente alla ricerca, discutendolo, ascoltandolo e ubbidendolo. Ambedue le opere sono state usate con efficacia nei gruppi di studio più diversi. Come l’esperienza mostra, il libro sull’Evangelo di Matteo si adatta anche per gruppi di giovani e per riunioni di donne.

 

► URL: http://diakrisis.altervista.org/Buch/L-Studio_Integrale.html

15-04-2011; Aggiornamento:

 

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